La legge Delrio “smantella” i beni immobili di proprietà degli enti locali e affida a questi ultimi, soprattutto a quelli in grossa sofferenza come le Province, la possibilità di recuperare ingenti somme da destinare alla gestione della normale amministrazione e, ove previsto, alla programmazione e di liberare costi non più sostenibili per la stessa Pa. A Campobasso le difficoltà manifestate dal presidente di Palazzo Magno Antonio Battista sono note sin dal suo insediamento (ma erano già palesi quando era al vertice il suo predecessore De Matteis) e le opportunità poste in essere dall’allora Governo Renzi si sono tramutate, nel capoluogo molisano, in un bando pubblicato il 12 novembre, in cui viene comunicata l’alienazione di beni immobili di proprietà della Provincia di Campobasso. Dopo la messa in vendita della Caserma dei Carabinieri di via Mazzini e della Prefettura, ciò che risalta all’occhio è che l’avviso riguarda una buona parte dei locali “in” della Campobasso degli anni ’50 che hanno fatto la storia di piazza Pepe. La strada del passeggio e dell’intrattenimento, viva negli anni per il caffè mattutino, lo shopping d’élite, la movida notturna, oggetto di discussione anche per la sua trasformazione definitiva o meno in un’isola pedonale e che ha subito necessariamente il passaggio del tempo, potrebbe cambiare completamente volto. La Provincia ha messo all’asta i suoi “gioielli”, a partire dai locali della farmacia Di Toro, ad un prezzo base di 84.559,51 euro. A seguire i locali della ricevitoria e dell’ex Talmone, che ha addolcito il palato di tantissimi campobassani amanti del cioccolato, a partire rispettivamente da una base di 47.453,27 euro e 80.388,33 euro. Uno dei pezzi più pregievoli riguarda gli spazi attualmente occupati dal Bar Lupacchioli, punto di riferimento per personaggi di punta a livello sociale ed istituzionale, messi in vendita con una base di 289.843,98 euro. A completare il bando i locali in passato occupati dall’ufficio di collocamento di piazza Molise – che è stato poi spostato di qualche civico – per un valore minimo di 991.398,30 euro. Le domande dovranno essere presentate entro le ore 12 del 12 dicembre. Il 14 dicembre alle ore 10 avrà luogo l’asta pubblica. E’ chiaro che in questo quadro a “rischio” ci sono altri punti storici o ormai consolidati, come ad esempio la postazione della Croce Rossa in piazza Pepe. Intanto veri pezzi da novanta andranno alle buste e potrebbero essere acquistati dagli attuali occupanti ma non è escluso che possa esserci qualche clamorosa sorpresa.
Congratulazioni alla neo dottoressa Caterina Calardo: 110 e lode con tesi su un museo dedicato alla pandemia da Coviv-19
Congratulazioni alla dottoressa Caterina Calardo per il brillante conseguimento della laurea magistrale con lode Alla presenza di genitori, fratelli e...
Leggi tutto