Una scuola di Buones Aires intitolata al molisano Padre Giuseppe Tedeschi. E’ quanto rende noto l’associazione omonima, che in una lettera inviata alle istituzioni argentine mostra l’apprezzamento per questa iniziativa. “Il Comitato Direttivo dell’Associazione “Giuseppe Tedeschi” di Campobasso intende far pervenire il proprio apprezzamento per l’intitolazione della vostra scuola ad un emigrante molisano che tanto si prodigò in aiuto di poveri, rifugiati, immigrati e bambini nel Barrios di “Villa Itatì” a Quilmes. Tra le molteplici iniziative promosse da Josè Tedeschi in questa sede ci limitiamo a ricordare il suo impegno educativo per i ragazzi attraverso l’attivazione di corsi di apprendimento, aprendo una biblioteca e spronando gli stessi giovani verso lo studio, la formazione ed il lavoro. La sua opera per affermare i diritti umani, riscattare gli umili, curare i malati, dare da mangiare ai poveri, istruire i ragazzi, migliorare la qualità della vita del barrios facendo arrivare l’acqua ed altri servizi essenziali, gli costarono prima una dolorosa separazione dalla sua missione religiosa, e da lì a poco causarono il suo rapimento e la morte avvenuta dopo orribili torture che lo sfigurarono a tal punto che nemmeno il fratello lo riconobbe. Sul caso intervenne anche Amnesty International, ma, a distanza di 42 anni, nessun procedimento è giunto a conclusione per accertare i mandanti e gli esecutori di un delitto così efferato e incomprensibile. L’allora Sindaco di Jelsi, Antonio Maiorano, dopo aver visitato l’Argentina nella seconda metà degli anni Ottanta, promosse l’intitolazione della scuola comunale a “Giuseppe Tedeschi” e consentì al Molise di cominciare a conoscerne la figura e l’opera straordinaria. In quel solco, nel 2003, un nucleo di volontari della CGIL Molise diedero vita a questa Associazione intitolata a suo nome promuovendo iniziative umanitarie a tutela degli immigrati, dei poveri e delle persone più fragili. Nel corso di 15 anni di attività come volontari ci siamo adoperati sui temi della legalità, della giustizia sociale, dell’antifascismo, della pace, della cooperazione tra i popoli, del consolidamento dei legami con le comunità molisane emigrate all’estero, del riavvio di un accertamento sui responsabili dell’assassinio e di una serie di manifestazioni culturali a cui hanno partecipato tra gli altri diversi Ambasciatori della Repubblica Argentina sia presso la Santa Sede che in Italia. Far conoscere il messaggio, i valori, l’esempio e gli insegnamenti di Giuseppe Tedeschi per tenerne vivo il ricordo, questo è stato il cuore di un impegno che nella sua essenzialità ci ha visti mobilitati per gli orfanotrofi del Camerun, per difendere la Costituzione Italiana e la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, per aiutare gli immigrati e per non lasciar sole le persone in difficoltà. La notizia dell’intitolazione di un’istituzione scolastica in Argentina, in una località non lontana dal Barrios di “Villa Itatì” è per tutti noi un segno della forza delle opere di bene che nessun assassinio, per quanto brutale, potrà mai cancellare dal cuore delle persone. Ci auguriamo che in futuro possa nascere e consolidarsi uno scambio tra le due scuole che portano il nome di “Giuseppe Tedeschi” e che le nostre comunità in Argentina condividano con orgoglio l’opera di questo Testimone della Pace e della Bontà che non ha esitato a sacrificare la propria vita per amore dei poveri e dei bambini”.
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