“Allo stabilimento di Termoli verranno realizzati quattro nuovi propulsori, fra cui quelli ibridi benzina-elettrico. In questo modo si aprono nuove prospettive di occupazione”. E’ stato il sindaco Angelo Sbrocca a ribadirlo nel corso della conferenza stampa tenuta presso il Municipio affiancato dai rappresentanti dei sindacati, in riferimento alla fabbrica di Pantano Basso, scacciando i timori serpeggiati fra gli operai dopo la morte del manager Sergio Marchionne e la nomina di Mike Manley come nuovo ad della Fiat Chrysler. “Il piano industriale redatto dal precedente amministratore delegato è stato confermato – affermano i sindacati. – Si punta molto sui motori elettrico e ibrido e lo stabilimento di Termoli sarà protagonista. Si produrranno i motori 1000 e 1300 turbo a trazione ibrida, elettrici e benzina, che sono i motori a più grande diffusione nel mercato automobilistico”. Per quanto riguarda il piano occupazionale, Sbrocca ha precisato che non si conoscono ancora ai dettagli del piano, “ma speriamo che accanto alla produzione ci possa essere un aumento di lavoratori e stabilizzazione degli attuali”. Sono quattro i motori che verranno prodotti a Termoli. Ma nonostante la prospettiva di un nuovo aumento della domanda, il 2019 per i sindacati sarà un anno di transizione e di nuova cassa integrazione, da guardare però con fiducia. Fiducia derivante dalla conferma di alcune produzioni a Termoli fino al 2021, come il V6, il V4, l’M40 il C520, così come la produzione diesel, ragion per cui i cambi di questo tipo continueranno a essere realizzati. Inoltre gli attuali motori saranno riconvertiti. Inoltre 30 lavoratori con contratto scaduto a novembre sono stati assunti a tempo indeterminato, altro punto per guardare avanti con ottimismo. Al.Am.