Presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone, ha tenuto nella mattinata di oggi la tradizionale conferenza stampa di fine anno, all’incontro , hanno partecipato anche il Segretario dell’Ufficio di Presidenza, Filomena Calenda, e il Segretario generale del Consiglio, Sandra Scarlatelli. Nel corso dell’incontro il Presidente ha ricordato l’attività posta in essere dall’Assemblea consiliare e dai suoi vari organismi nel 2018, evidenziando alcune iniziative che, progettate e programmate nell’anno in corso, si svilupperanno nel 2019. Micone in premessa, all’indomani del 55° anniversario della dell’istituzione della Regione Molise, ha voluto ribadire l’importanza di tenere sempre alto l’orgoglio di essere molisani e il dovere per le istituzioni regionali e per la classe politica, oltre che per i cittadini e il mondo dell’associazionismo e del lavoro, di difendere e far “fruttare” quell’autonomia che con grande sforzo fu conquistata nel 1963. Il particolare il Presidente del Consiglio regionale ha voluto evidenziare come nel 2018 ha avuto termine l’XI legislatura e dopo la tornata elettorale del 22 aprile, il 21 maggio è iniziata la XII Legislatura. L’Assemblea si è così rinnovata per il 76%, 16 nuovi Consiglieri su 21. Rinnovamento che ha caratterizzato sia la Maggioranza che la Minoranza. La riconferma di vari esponenti della XI Legislatura ha consentito un confronto tra l’esperienza degli uscenti e l’entusiasmo dei nuovi eletti che ha consentito all’Assemblea di operare con maggior vigore e velocità. I mesi centrali dell’anno –ha detto ancora- hanno visto un rallentamento dell’attività dell’Assemblea determinato sia dalla fine della legislatura che dall’avvio della nuova. I dati delle sedute del Consiglio e delle Commissioni, degli atti assunti e delle interrogazioni e interpellanze svolte, evidenziano che la XII Legislatura, dopo le operazioni di strutturazione della Presidenza del Consiglio, delle Commissioni e dei vari organismi, ha iniziato l’attività con determinazione e lena affrontando da subito importanti argomenti e problematiche di interesse. 26 sedute di Consiglio regionale (numero elevato rispetto all’anno scorso quando le sedute furono 36, ma come detto nel 2018 l’Assise è stata operativa per poco più di 7 mesi), 12 le leggi approvate. 37 gli atti di indirizzo, (21 ordini del giorno e 16 mozioni) approvati (erano 28 nel 2017), diversi dei quali assunti all’unanimità o con voti della Maggioranza e parti delle Minoranze. Il numero di atti di indirizzo assunti dall’Assemblea –ha sottolineato il Presidente-, superiore agli anni precedenti, testimonia quanto la stessa Assise abbia inteso intervenire direttamente e con puntualità su specifiche problematiche, delineando su ciascuna una propria posizione e impegnando l’Esecutivo, e il suo Presidente, ad intraprendere attività ed azioni, non mancando anche di rilevare le priorità delle stesse. Maggioranza e Minoranze si sono confrontate su argomenti di grosso interesse dell’opinione pubblica, la sicurezza nelle scuole, il trasporto pubblico locale, la sanità, per i quale si sono tenute sedute monotematiche. Non è mancato il confronto su argomenti di rilevanza sociale ed etica come il contrasto al femminicidio e la riforma della legge sulla violenza di genere; ambedue i provvedimenti sono stati approvati all’unanimità dall’Assemblea dopo un ampio dibattito. E proprio l’unanimità dei consensi, fatto salvo le diversità di ruoli e di appartenenza politica, si è più volte raggiunta su atti di indirizzo riguardanti la sicurezza sulle scuole, la tariffazione agli utenti terremotati, la riorganizzazione dell’Enel, il mantenimento della sede INPS di Agnone ecc.. Provvedimenti proposti sia dalla Maggioranza che dalle Minoranze. Altri atti propositivi sono stati assunti con il voto favorevole di alcune parti della Minoranze, segni questi che la convergenza può e deve essere raggiunta su punti di rilievo e di interesse generale. Convergenza unanime che è stata raggiunta anche sull’istituzione della Commissione speciale di studio sulla criminalità organizzata. L’Assise non ha poi trascurato di interessarsi, con dibattiti specifici, alle problematiche del terremoto che ha colpito in agosto il basso Molise, ai lavoratori dell’ex Gam e di altre vertenze generate da aziende in crisi o fallite. Come pure l’Assemblea ha voluto dire la sua sulla difesa del diritto all’informazione dei molisani, sostenendo la battaglia delle tv locali e dei quotidiani rispetto alle decisioni del Governo nazionale per le modalità e i criteri di attribuzione dei contributi alle televisioni e per il taglio dei fondi per l’editoria. Il Consiglio regionale sta poi vagliando –ha rilevato ancora Micone-, anche in seno alle Commissioni permanenti, importanti proposte di legge provenienti da tutti gli schieramenti. Proposte di rinnovamento e riforma di interi settori strategici per lo sviluppo regionale, come ad esempio la proposta di legge sulla montagna. Particolare attenzione il Consiglio, tramite l’Ufficio di Presidenza, ha voluto porre al rapporto diretto e mediato con i cittadini per informarli con tempestività e precisione sulle sue attività. L’Ufficio di Presidenza ha, infatti, approvato, ancora una volta all’unanimità, senza divisioni tra membri di Maggioranza e Minoranza, il Piano della Comunicazione istituzionale del Consiglio regionale, redatto dalla Segreteria Generale dell’Assemblea. Il Piano della Comunicazione, realizzato per la prima volta nella storia del Consiglio, vuole avvicinare al massimo i cittadini e i portatori di interesse alla massima Assemblea legislativa regionale al fine di tenere sempre aperto il dialogo tra istituzione e i molisani e per far svolgere a quest’ultimi il loro compito di indirizzo, controllo, vigilanza alle forze politiche e ai loro rappresentanti nell’Assise. A valle dell’approvazione del Piano, la Segreteria Generale sta lavorando ad un miglioramento del sito web del Consiglio, e all’apertura di canali di comunicazione diretta con i cittadini attraverso il social network. Nell’ottica dell’innovazione e dell’efficientamento dell’Assemblea si legge la bozza di riforma del Regolamento del Consiglio regionale presentato all’Ufficio di Presidenza che presto lo approverà per iniziare l’iter esaminativo. Un Regolamento rinnovato, moderno, efficace ed efficiente che consentirà, nel quadro del nuovo Statuto, alla Maggioranza e alle Minoranza di svolgere il proprio ruolo senza pregiudicare la produzione dell’Assemblea. Da ricordare poi la modifica, adottata in prima lettura dal Consiglio, della legge di modifica allo Statuto regionale che per la prima volta introduce, con la fissazione del mandato a 5 anni del Presidente del Consiglio, una forma di controllo dell’Assemblea del suo operato con la possibilità prevista di approvare una mozione di alternanza che consenta di procedere ad una nuova elezione del Presidente dell’Assise regionale e dell’Ufficio di Presidenza. In un clima di confronto e di reciproco riconoscimento dei ruoli si è svolta anche la designazione dei rappresentanti della Regione Molise in Enti, Aziende e organismi dipendenti, fatta dal Presidente del Consiglio con i poteri sostitutivo previsti dalla legge regionale 16/2002. La Presidenza del Consiglio ha poi voluto attivare una serie di iniziative per portare l’attività Consiliare e l’istituzione stessa direttamente sul territorio, il più possibile al contatto diretto con i cittadini per renderli realmente protagonisti della vita politico-istituzionale regionale. Il tutto in una logica di coinvolgimento continuo dei Sindaci, delle associazioni no profit e di tutti i soggetti a vario modo e titolo coinvolti nello sviluppo dei vari territori che compongono la regione. In quest’ottica si leggono iniziative quali: la Festa dei Molisani nel Mondo che per la prima volta si è svolta in maniera itinerante in vari Comuni della regione; l’attribuzione di riconoscimenti a giovani talenti molisani finalizzati a premiare e sottolineare il loro talento e impegno, promuovendo nel contempo le attività culturali, sociali e sportive di ogni genere. Particolare attenzione la Presidenza del Consiglio ha voluto dare alla valorizzazione del suo patrimonio storico-documentale e alla fruizione che esso può avere da parte del pubblico esterno. Si leggono in tal senso i progetti approvati e in via di partenza relativi a: progetto per il recupero del patrimonio storico culturale del Consiglio regionale; progetto “Consiglio a porte aperte”, che prevede la creazione di un punto di contatto stabile per la fornitura di informazioni e dati a cittadini, studenti, operatori dell’informazione, mondo delle professioni, del lavoro e dell’associazionismo . Importante anche l’azione che la Presidenza del Consiglio ha svolto in seno ad organismi nazionali; da ricordare il Coordinamento affidatole per la Cooperazione territoriale su turismo e sviluppo delle piccole e medie imprese da parte della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni italiane. Nell’ambito di tale incarico la Presidenza del Consiglio regionale del Molise sta attivando un’iniziativa nazionale da svolgere in regione. Ultimo poi, ma non per importanza, -ha concluso il Presidente Micone- il progetto di revisione e riammodernamento della struttura amministrativa e organizzativa del Consiglio regionale. In questi mesi si sono attivati nuovi gestionali che hanno permesso di snellire, anche attraverso la dematerializzazione dei documenti, le varie procedure. Si sono aperti nuovi spazi informatici di immediata consultazione per atti e documenti posti alla libera e semplice fruizione dei Consiglieri, dei loro collaboratori, e per quelli previsti dalla legge, per i singoli cittadini e portatori di interesse. Si è fatto ricorso alla centrale unica di committenza per gli appalti per servizi e forniture. Si è riattivato il servizio di rassegna stampa per consentire ai Consiglieri e al personale dell’Assemblea di seguire con maggiore completezza gli organi di informazione. Si è intrapreso poi il progetto per il riammodernamento della rete internet del Consiglio regionale con un miglioramento del servizio offerto ai Consiglieri, ai Gruppi consiliari, alle Commissioni e ai dipendenti dell’Assemblea.
Regione. Il Presidente Micone fa il bilancio dell’attività del Consiglio e punta il dito contro i detrattori dell’autonomia regionale
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