“Ho sentito improvvisamente il rumore dell’impatto e ho visto per un istante qualcosa finire sull’auto. Mi sono spaventato e ho accostato a lato della strada, sono sceso e purtroppo mi sono reso conto di quello che era successo”. E’ ancora sconvolto R.D.A., 52enne di Termoli, nel corso dell’interrogatorio nel Tribunale di Larino davanti al giudice Rosaria Vecchi con cui l’uomo ha inteso chiarire la sua posizione in merito all’investimento mortale avvenuto tre giorni fa in via Martini della Resistenza ai danni di un 82enne del posto, Donato Rubertone. Il conducente della Toyota Yaris che martedì pomeriggio ha travolto e ucciso l’anziano a pochi passi dal centro commerciale “Lo Scrigno”, mentre quest’ultimo stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, era stato arrestato nella serata dello stesso giorno con l’accusa di omicidio stradale. Il giudice oggi ha convalidato l’arresto, nonostante l’opposizione dell’avvocato Giuseppe Sciarretta (foto a destra) “in quanto il mio assistito è stato sottoposto ad una serie di accertamenti in assenza di un legale di fiducia, quindi è stato leso il suo diritto di difesa”. Confermata la misura dei domiciliari, il pm Meo aveva chiesto il trasferimento in carcere mentre la difesa auspicava una misura meno afflittiva. A far scattare le manette gli esiti positivi all’alcol test e al drug test. “Ma questo aspetto va chiarito”, ha aggiunto l’avvocato Sciarretta. “L’esito dell’alcol test è risultato di 0,59 g/l ma il mio assistito ha affermato di aver bevuto una birra con una pizza quella sera e che era lucidissimo. Mentre il fatto che siano state trovate tracce di stupefacenti non è detto che quel giorno avesse assunto stupefacenti ma potrebbe averlo fatto pochi giorni prima”. Il 52enne ha precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e guida sotto effetto dell’alcol, questioni vecchie, ha specificato il legale, che l’uomo ha tentato di lasciarsi alle spalle evitando di bere o muovendosi spesso in bicicletta. “Subito dopo l’episodio ha accostato l’auto in maniera lucida ed è corso a soccorrere la vittima, ed è stato pienamente collaborativo con medici e forze dell’ordine”. Infine l’avvocato sottolinea il suo stato d’animo. “E’ sconvolto, il suo primo pensiero è la vittima di questo incidente, non le conseguenze a suo carico”.