La Procura di Campobasso ha aperto un fascicolo contro ignoti per il crollo del tetto del capannone di via Gazzani, sui cui da tempo è in corso un contenzioso per il suo abbattimento. Nella tarda mattinata il sostituto procuratore Vittorio Gallucci ha effettuato un sopralluogo sul posto in compagnia dei Vigili del Fuoco, della Polizia Locale, di tecnici e del sindaco Battista, al fine di raccogliere elementi utili per una eventuale inchiesta e per disposizioni ritenute necessarie. Il pm acquisirà nelle prossime ore la relazione del Niat dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale e filmati amatoriali per la ricostruzione della dinamica. Intanto transenne e new jersey hanno isolato l’intera area, off limits sia ai veicoli che ai pedoni. Chiuse via Gazzani e il tratto finale di via Monsignor Bologna, l’accesso a via Herculanea è consentito solo a chi proviene da via Giambattista Vico mentre la viabilità che interessa la discesa di via Trivisonno è deviata su viale Manzoni. Nelle prossime ore si conoscerà il futuro della struttura. “L’impresa Di Biase (proprietaria dell’immobile, ndr) in passato ha presentato un progetto per la demolizione e fedele ricostruzione dello stabile con materiali nuovi, su cui però la Soprintendenza ha posto il vincolo di edificio storico”, ci ha spiegato l’avvocato Salvatore Di Pardo, che cura gli interessi degli attuali proprietari. La struttura risale agli anni ’30 e, ha continuato il legale, era impensabile attuare un piano di messa in sicurezza della stessa. Il ricorso presentato dall’impresa è stato respinto dal Tar e il giudizio è proseguito davanti al Consiglio di Stato, prossima udienza 7 febbraio. Il disastro però ha anticipato quella data, per fortuna non generando vittime. Si aprirebbero quindi due scenari: o la Soprintendenza interviene prima, con il ritiro del vincolo o semplicemente fornendo un’alternativa plausibile al progetto, anche alla luce di quanto successo, oppure bisognerà attendere il pronunciamento in Consiglio di Stato.
Ordinanza e ringraziamenti del sindaco.
Il sindaco Battista intanto ha firmato un’ordinanza diretta al proprietario del capannone ex Enel, sito in via Gazzani. Documento che ordina la messa in sicurezza dell’edificio e dell’area interessata dal crollo. Nelle prossime ore saranno effettuate, dai tecnici di parte e da quelli degli enti interessati, le valutazioni utili a stabilire il futuro dell’immobile. Intanto il sindaco, nel tranquillizzare e nel ringraziare la popolazione per la preziosa collaborazione, coglie l’occasione per ringraziare i Vigili del Fuoco, la Polizia locale, le forze dell’ordine e i volontari del 112 per l’immediato e il prezioso intervento. Inoltre si ringrazia la Sea per aver subito ripulito l’area dai calcinacci e da altri materiali caduti durante il crollo.
Cambio delle corse degli autobus.
In seguito al crollo della copertura dell’ex capannone Enel di via Gazzani, l’assessore alla Mobilità Francesco De Bernardo comunica che via Monsignor Bologna – nel tratto compreso tra via Trivisonno e via Gazzani – e l’area parcheggio ex Romagnoli e via Gazzani – dall’incrocio tra via Herculanea e viale Elena – sono interdetti al traffico veicolare. Pertanto gli autobus urbani che prima percorrevano via Monsignor Bologna con fermata al Parco 25 Novembre saranno deviati su viale Manzoni per proseguire su via Scardocchia, fino alla rotonda del terminal autobus di via G. Vico, per poi proseguire su via Novelli e recuperare il percorso originario lungo via Herculanea. La fermata autobus che sostituirà quella di Parco 25 Novembre sarà quella di via Gazzani prospiciente la casa circondariale. Per agevolare il traffico veicolare, sull’intero percorso sopraindicato, sarà presente personale della Polizia locale che darà le prime indicazioni sui percorsi alternativi per raggiungere i vari punti della città. Si invitano tutti coloro che dovessero entrare a Campobasso da Porta Napoli di utilizzare, quanto più possibile, percorsi alternativi lungo le uscite delle due tangenziali onde evitare ingorghi e ritardi. Nel ringraziare la popolazione per la collaborazione e nello scusarci per eventuali disagi, si chiede agli automobilisti di anticipare, per quanto possibile, i propri soliti orari. Seguiranno eventuali comunicazioni sull’evolversi della situazione.