Articolata e capillare attività posta in essere nelle ultime settimane dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Termoli che, in diverse operazioni di vigilanza e controllo sul territorio, ha rilevato una serie di illeciti e danni all’ambiente marino e costiero in diversi ambiti particolarmente delicati, ove il legislatore ha posto particolare attenzione corrispondendo limiti, obblighi e divieti. L’attività di Polizia Ambientale, seppur finalizzata alla tutela dell’ambiente marino e costiero, è stata svolta non solo lungo in litorale, ma anche presso sedi commerciali di società del territorio che con il loro operato hanno immesso nell’ambiente sostanze inquinanti quali scarichi reflui non autorizzati. Si è passato quindi dai centri di stoccaggio e separazione dei reflui a zone ove erano stati abbandonati rifiuti, fino ad arrivare alle citate attività commerciali. L’obiettivo della Capitaneria Termolese è infatti, in ossequio ad espresse attribuzioni di legge, quello di tutelare flora e fauna degli habitat marini, garantendo al tempo stesso la qualità delle acque di balneazione, affinchè restino prive di sostanze inquinanti. In tale ottica si è svolta una attenta vigilanza del territorio che ha portato il Nucleo di Polizia Ambientale della Guardia Costiera, ad elevare sette verbali amministrativi per un totale di oltre 30mila euro di sanzioni comminate a soggetti che a vario titolo si sono resi responsabili di illeciti quali:
– scarico di acque non consentito;
– smaltimento di reflui non trattati,
– tenuta non conforme dei registri di carico e scarico rifiuti;
– inosservanza di prescrizioni impartite dalle autorità competenti in materia ambientale.
La Guardia Costiera pone tra i suoi principali obiettivi da tutelare l’ambiente marino e costiero, la salvaguardia delle spiagge e dei suoi fruitori che, specie nel periodo estivo, devono avere la possibilità di godere di acque di balneazione di ottima qualità, nonché la tutela della salute umana e la salvaguardia degli habitat marini e costieri.
(foto generica)