Lucano: “Accoglienza? O si è a favore o contro. Io convinto delle mie scelte”. Sala gremita alla Gil per il sindaco di Riace

Circa duecento persone erano presenti nel salone Giovannitti del Palazzo della Gil a Campobasso per l’incontro col sindaco di Riace Mimmo Lucano, noto alle cronache nazionali per il suo arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, in quanto avrebbe sfruttato alcuni stratagemmi per evitare che alcuni richiedenti asilo presenti sul suo territorio di competenza venissero espulsi. “Sono un sindaco sospeso ma spero di tornare al mio posto e continuare il mio lavoro”, ha detto Lucano alla platea, ricordando che è attualmente pendente un ricorso in Cassazione in merito alla misura cautelare su cui è fiducioso. “Per me in questi casi non esistono vie di mezzo: o si è per l’umanità o per la disumanità. Chiaro che bisogna considerare una serie di aspetti, dal contesto sociale alle singole situazioni”. Presenti nella sala un nutrito gruppo di associazioni culturali molisane, Cgil, Caritas diocesana di Campobasso-Bojano e diversi cittadini ed esponenti politici. Titolo dell’incontro intitolato “Rigenerazione delle aree interne – modelli a confronto” che si inquadra all’interno della campagna apertasi il 20 dicembre 2018 e conclusasi il 31 gennaio 2019, per la richiesta dell’attribuzione del premio Nobel per la Pace a Riace, un comune della Locride che ha saputo fronteggiare l’abbandono e lo spopolamento del suo territorio, dando vita ad un modello di rigenerazione territoriale basato sull’accoglienza e l’integrazione di persone immigrate. Il dibattito è stato moderato da Antonio Ruggieri, direttore della rivista culturale il Bene Comune. Intervenuti anche il sindaco di Campobasso Antonio Battista e il Vescovo Giancarlo Bregantini.

 

 

 

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