Rugby, Hammers costretti a rincorrere il risultato: finisce in parità con lo Spartacus

Hammers Rugby Campobasso – Spartacus Rugby Social Club 22 – 22 (3 – 3)

HAMMERS: 15 Di Bona, 14 Pietrangelo, 13 Zeolla, 12 Suliani, 11 Fratianni, 10 Valente A., 9 Mignogna, 8 Fatica K, 7 Giampietruzzi, 6 Di Iorio, 5 Di Stefano, 4 Ziccardi, 3 Corsillo, 2 Valente G. (41′ Russo), 1 Ianniruberto.
A disposizione: 16 Rosa S., 17 Discenza, 18 Russo, 19 Dudiez, 20 Battista, 21 Blanco, 22 Lombardi. All. Sommella.

SPARTACUS: 15 Delle Femine, 14 Bajo, 12 Fragliasso, 19 Musone, 11 Sardo, 10 Ascione, 9 Trotta, 5 Piscitelli (42′ Zagolin), 8 Mormile, 6 Iodice, 7 Cecere, 21 Sposito, 1 Messina, 24 Russo, 2 Mirra.
A disposizione: Iacono, De Luca, Baffi, Zagolin, Vigliano, La Gatta. ALL. Paolisso

ARBITRO: Covelli di Benevento.

PRIMO TEMPO: 10 – 15 (1 – 2)

METE: 11′ Cecere (SP), 20′ Suliani (CB) con trasformazione di Valente A., 37′ Delle Femine (SP) con trasformazione di Ascione, 49′ Fatica (CB) con trasformazione di Valente A., 68′ Mirra (SP) con trasformazione di Ascione, 77′ Fatica (CB)

DROP: 2′ Ascione (SP)
PUNIZIONE: 10′ Valente Giuseppe (CB)
AMMONIZIONI: 39′ Ascione (SP), 63′ Russo (CB)

Per la decima giornata del campionato di serie C2 di rugby girone campano, gli Hammers Rugby Campobasso, fresca capolista del torneo, hanno accolto sul terreno da gioco di casa dell’ex Romagnoli la compagine casertana dello Spartacus Rugby Social Club. Prima del fischio d’inizio erano ben 13 i punti di differenza tra le due squadre, con i campani piazzati in classifica al quarto posto, dietro le altre due inseguitrici dei rossoblu, ovvero Battipaglia e Partenope Napoli. Coach Sommella nel decidere il XV da mandare in campo per l’occasione ha dovuto fare a meno di Francesco Rosa, operato in settimana ai crociati, di De Luca, uscito malconcio dalla gara vinta sette giorni fa contro la Partenope, e di Pace, altro infortunato sulla via del recupero. Il coach beneventano ha così optato per Di Bona come estremo, Pietrangelo e Fratianni come ali, Zeolla e Suliani come trequarti centro, con quest’ultimo spostato in questa zona del campo dalla sua abituale posizione in prima linea. Linea di mediana confermata con Antonello Valente all’apertura e Mignogna mediano di mischia, mentre nel pacchetto avanzato per i rossoblu sono scesi in campo inizialmente Ianniruberto, Giuseppe Valente, Corsillo, Ziccardi, Di Stefano, Di Iorio, Giampietruzzi con capitan Fatica nelle vesti di numero 8. Partono meglio i casertani con un drop di Ascione dopo poco dal fischio d’inizio e con una buona pressione portata sui tentativi di gioco alla mano dei campobassani che al 10′ si riportano in parità con un calcio piazzato di Valente Giuseppe. La situazione di equilibrio è momentanea, infatti, appena il gioco riprende Cecere di prepotenza realizza la meta dell’8 a 3 per lo Spartacus. Fatica e soci ci mettono un po’ per organizzare una risposta degna di nota, ma tra il 20′ e il 22′ Suliani prima crea le condizioni per far male alla difesa avversaria e poi penetra centralmente per realizzare una meta trasformata successivamente da Antonello Valente. Al 30′ la meta per i casertani sembra cosa fatta ma un errore di Sardo lascia il risultato sul 10 a 8 per i campobassani. Al 37′ però la tanto agognata meta per lo Spartacus arriva grazie a Delle Femine e la successiva trasformazione di Ascione chiude il primo tempo sul risultato di 15 a 10 per la squadra di coach Paolissi. Il secondo tempo si apre con gli Hammers a spingere con furia e cuore e al 49′ arriva la meta di capitan Fatica con trasformazione di Valente Antonello. I campani non demordono e costruiscono la loro terza meta di giornata al 68′ con Mirra, la successiva trasformazione di Ascione porta in vantaggio i campani 22 a 17. I rossoblu, meno lucidi del solito, riprendono il risultato per i capelli grazie al proprio pacchetto di mischia che sospinge al 77′ capitan Fatica in meta: 22 a 22 e possibilità di andare in vantaggio con la trasformazione di Valente che però non arriva e così la partita si chiude in parità, il risultato più giusto per quanto visto in campo nell’arco degli 80 minuti di gioco.

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