Si era recato in vacanza a Santo Domingo con la nuova compagna ma al suo rientro si è trovato a suo carico una denuncia fatta dall’ex moglie per corruzione di minore, vedendosi successivamente privato della possibilità di vedere il figlio di cinque anni. L’assurda vicenda riguarda un papà campobassano 40enne, prioscolto oggi dal giudice per le udienze preliminari presso il Tribunale di Campobasso Teresina Pepe, che ha disposto il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste al termine di un incubo cominciato circa due anni fa. L’uomo, infatti, separato dalla moglie, originaria dell’hinterland campobassano, poteva incontrare e passare del tempo col figlio minorenne nel rispetto di quanto disposto dal Tribunale che aveva, al termine di un procedimento, proceduto alla regolamentazione delle visite. Il seguito, però, pare sia stato abbastanza travagliato per via di alcune denunce presentate dalla donna nei confronti dell’ex marito. Una di queste, inquadrata dagli organi inquirenti nel reato di corruzione di minore, avrebbe riguardato un episodio particolare: l’uomo avrebbe consumato atti sessuali con la nuova compagna in presenza del figlio, situazione regolata dal Codice Penale e su cui si è pronunciata anche la Cassazione nel momento in cui il minore è spettatore rispetto ad atti sessuali commessi da altri. Sulla base della denunca pendente, il Tribunale ordinario ha modificato l’affidamento da condiviso ad esclusivo, togliendo di fatto la possibilità al padre di vedere il piccolo. In sede di udienza preliminare la difesa, curata dall’avvocato Maria Assunta Baranello, ha presentato in aula la prova che nel periodo di tempo in cui figura la contestazione dell’episodio l’uomo e la nuova compagna non fossero col figlio bensì all’estero, precisamente a Santo Domingo: due biglietti d’aereo e la copia dei passaporti vidimati all’aeroporto ne testimoniavano la loro assenza dal Molise. Il gup ha prosciolto il papà e la nuova compagna, aprendo al primo nuovamente la possibilità di riabbracciare il figlio.