Un manifesto, novanta i firmatari fondatori, cinquecento le firme di adesione raccolte in pochi giorni. Questi i numeri di un movimento nato dalla voglia di riscossione e di ripristino della città di Campobasso in vista delle elezioni della prossima primavera. “Io amo Campobasso” è il manifesto presentato il 14 febbraio scorso. Noi abbiamo incontrato Paola Liberanome, uno dei portavoce del Movimento. Nonché presidente Enpa Molise. Come nasce la questo gruppo?
“Tutti noi avevamo l’esigenza di impegnarci in prima persona per questa città. Portare al centro del dibattito politico i temi, al di là dei nomi, è il nostro principale obiettivo: dar valore alla sostanza. Il nostro impegno nasce dalla voglia di riemergere dal degrado culturale e sociale che abbiamo assistito negli ultimi anni. Dobbiamo reagire prima puntando il dito contro noi stessi assumendoci le nostre responsabilità e poi capire come gli attori in campo presenti al momento possano interagire e relazionarsi con le esigenze della città“.
L’obiettivo è quello di creare un’alternativa di governo credibile, competente ed affidabile. Avete intenzione di correre da soli alle prossime amministrative o allearvi con una delle coalizioni?
“Innanzitutto intendiamo riportare l’attenzione sui temi e non sulle persone e dove possibile creare un’alternativa. Dall’uscita dal manifesto molte sono state le adesioni pertanto proseguiremo per questa strada anche se il primo passo sarà quello di strutturarci e capire come correre alle comunali. Il manifesto non sostituisce il programma, è voler porre le basi e dare delle indicazioni su come vorremmo vedere la nostra città. Ma sottolineo che questo è stato il nostro punto di partenza. Ora bisogna capire chi dovrà fare cosa e come farlo. Stiamo raccogliendo le adesioni e il primo politico che si è espresso positivamente alla nascita di questo gruppo è stato Michele Durante. Vorremmo proseguire in questa strada perché in tanti ce lo chiedono, questo è quello che abbiamo registrato nelle ultime ore“.
Nel manifesto si dà molta importanza ai temi ambientali (piste ciclabili, città verde, mobilità, servizi per bambini). Temi lontani dalle precedenti gestioni amministrative di Campobasso, quindi, qualora dovreste scendere in campo andreste a contrastare le scelte fatte dell’uno o dell’altro colore politico?
“Mi sembra molto chiaro. Il manifesto è critico ed inequivocabile, basta leggerlo per capire che secondo noi le gestioni precedenti sono state deludenti. Credo sia abbastanza chiaro che noi auspichiamo un confronto con le realtà che vivono la città e fanno tanto di buono, soprattutto le associazioni e i comitati di quartiere, per raccogliere le loro istanze. Per noi la città deve essere pensata ripartendo dall’ascolto. Ognuno dei firmatari ha un’esperienza a sé, ognuno ha avuto esperienze diverse, c’è chi ha studiato fuori o ha lavorato in giro per l’Europa. Tra di noi emergono anche persone che in passato hanno militato in quello o in quell’altro partito politico ma l’idea che ci accomuna è quella di fare di Campobasso una città che vuole aprirsi e diventare una città europea replicando le best-practice vincenti. Non ci interessa assolutamente entrare in un gruppo politico. A noi interessa fare la nostra partita come movimento civico. Non ci interessa il dibattito interno al PD né tanto meno altri tipi di dibattiti. La nostra è un’esperienza come quelle già presente in altre parti d’Italia, dove cittadini si sono costituiti con movimenti civici portando la loro idea di politica e di città“.
A tal punto dovreste pensare anche ad un vostro candidato sindaco
“Esatto. Nel momento in cui ci sarà la lista ci sarà anche un nostro candidato sindaco. Siamo però ancora in fase di organizzazione e confronto con tutte le persone coinvolte, sia i firmatari che le persone che successivamente si sono aggiunte. Ribadisco che i nomi vengono dopo le idee, vorremmo lasciare una città migliore ai nostri figli.”
Qual è il vostro punto di forza?
“È la nostra libertà. Liberi di non risponde a discipline di partito. La libertà di cittadini che non hanno padroni. Siamo solo presi dalla voglia di fare del bene a questa città. Un movimento che proverà a cambiare il panorama politico cittadino, quindi”.
Un movimento di cittadini stanchi di aspettare e desiderosi di rimboccarsi le maniche per “fare del buono” alla loro città. Anche Michele Durante, attuale consigliere comunale e candidato alla guida del PD molisano, ha mostrato soddisfazione a questo movimento civico definendolo “una massima espressione di democrazia e libertà”, non dimentichiamo, però, che al tra i firmatari spicca la sua compagna di vita. Come non poter esprime un atto di solidarietà? Inoltre, da indiscrezioni arrivateci, sembrerebbe che il candidato sindaco di questa lista sia proprio una donna, chi tra le tante firmatarie potrà vantare di essere la prima ad essere candidata sindaco a Campobasso? Le curiosità sono tante e tante le indiscrezioni. Tutto cambia di giorno in giorno, di ora in ora. Tutto è ancora in gioco e, mentre il PD si appresta a concludere la fase congressuale e il centro-destra a scegliere ancora il suo candidato sindaco, loro, questi cittadini chiedono di essere ascoltati ma soprattutto di ascoltare chi, come loro, vive la città giorno per giorno.