“È stato bellissimo, una scarica di adrenalina, meglio della cocaina. In dieci secondi ho svuotato la cassa“. Sono alcune delle frasi pronunciate da Sergio Copalucci, 31enne con origini bielorusse e figlio adottivo di genitori campobassani, in una nota vocale inviata via Whatsapp ad un amico subito dopo la rapina perpetrata ai danni dell’Md di via Puglia, a Campobasso, nel pomeriggio di ieri. Il giovane, che non ha precedenti ma noto alle forze di polizia perchè abituale frequentatore di luoghi di incontro fra spacciatori e consumatori di stupefacenti, aveva ancora i soldi addosso, circa 400 euro, provento del colpo al discount, quando è stato rintracciato dagli agenti della Questura di Campobasso in piazza San Francesco. Gli abiti e il coltello utilizzati per la rapina, invece, sono saltati fuori nella successiva perquisizione domiciliare. In particolare – dei vestiti – un pantalone di colore grigio, un giubbino di colore celeste e una felpa con cappuccio di colore nero, insieme alla maschera bianca di carnevale che la cassiera e i clienti presenti durante l’episodio probabilmente hanno ancora stampata nella testa. Come testimoniato dai presenti e confermato dalle immagini della videosorveglianza, il rapinatore mascherato è entrato intorno alle 18 nel supermercato di via Puglia dirigendosi rapidamente verso l’unica cassa aperta e aggredendo la dipendente con un coltello da cucina in mano. Una sorta di abbraccio non certo amichevole ma tipico di chi, impugnando un’arma, vuole prendere in ostaggio una persona, facendole percepire sulla pelle il pericolo per la propria vita e scoraggiando eventuali reazioni eroiche da parte di chiunque si trovi intorno. Il filmato finito in mano agli inquirenti e che ha permesso di risalire all’identità del rapinatore mostra come il soggetto non molli la presa fino al raggiungimento dell’obiettivo, con la testa rivolta alla cassa, urlando verso la cassiera sua “priogioniera” di fare in fretta e lanciando spesso sguardi intorno a lui e alle sue spalle per tenere d’occhio tutti gli altri. I clienti non sanno che fare, alcuni accennano piccoli passi, sono disorientati su ciò che sta accadendo ma sanno che non conviene commettere stupidaggini. Racimolato il bottino, dopo dieci lunghissimi secondi, il rapinatore esce dal discount stringendo nella mano sinistra le banconote e fugge in direzione di via Sicilia. Le rapide indagini avviate dalla Squadra Mobile, Sezione Antirapina, hanno permesso di risalire al soggetto, rintracciato e arrestato nella tarda serata dopo le formalità di rito presso gli uffici di via Tiberio. Il coltello utilizzato nella rapina aveva la punta annerita, segnale – secondo gli inquirenti – che fosse stato usato anche per il taglio dell’hashish e che confermerebbe, insieme alla nota vocale memorizzata sullo smartphone sequestrato al rapinatore, che quest’ultimo faccia uso di più tipi di sostanze stupefacenti. “Riteniamo che si tratti di un altro episodio collegato al mondo della droga – ha sottolineato il dirigente Domenico Farinacci. – Soggetti che commettono furti e rapine per acquistare lo stupefacente. Ma riteniamo anche che vi fosse un tentativo di emulazione. Purtroppo esistono miti sbagliati che vengono presi come esempio dai giovani, mi riferisco ad esempio ad alcuni artisti della musica nazionale e internazionale che sembra vogliano esaltare il consumo di droga, legando questa immagine ad uno scenario da bella vita fatto di soldi e belle ragazze intorno. Possibile inoltre che i comportamenti rilevati nell’ultima operazione “Pensa” siano stati per il 31enne allo stesso modo presi come modello“.