Ore 12.30. Attimi di terrore durante la notte appena trascorsa presso la sede della Fondazione Giovanni Paolo II dove ignoti si sarebbero introdotti in un’area protetta, in particolare all’interno delle sale operatorie, creando danni ad attrezzature e strumenti di precisione. Sarebbero stati inoltre tranciati i bocchettoni dell’impianto di ventilazione e diversi medicinali sarebbero stati buttati a terra. Non è ancora dato sapere l’entità dei danni e quali fossero le reali intenzioni dei “visitatori” non autorizzati anche perchè si tratta delle prime informazioni raccolte. Ciò che appare dalle indiscrezioni sembra essere un’azione di sabotaggio volto a rendere inagibili le sale operatorie. Polizia e Carabinieri sono sul posto e non fanno entrare nessuno. Le forze dell’ordine avrebbero trovato anche una lettera anonima contenente minacce ma si tratta per ora di indiscrezioni non confermate. Si attende l’arrivo della Scientifica per rilevare eventuali impronte ed elementi riconducibili agli autori del gesto. Allertato dell’episodio il magistrato. Seguono aggiornamenti.
Ore 13.15. Dalla Fondazione Giovanni Paolo II confermano che potrebbe essersi trattato di un atto di vandalismo. L’episodio avrebbe interessato un punto lontano dai pazienti. La direzione assicura che, al termine degli accertamenti da parte delle forze dell’ordine, saranno attivate tutte le procedure per rendere le sale operatorie danneggiate nuovamente funzionali in poche ore.
Ore 15.15. Gli inquirenti starebbero battendo la pista secondo cui l’atto di vandalismo sia collegabile ad una persona che farebbe parte o che avrebbe fatto parte della struttura. A far riflettere le forze dell’ordine sarebbe la scaltrezza con cui il responsabile del gesto si sia mosso fra i corridoi privi di telecamera di controllo. La Fondazione, inoltre, sembra si dotata di un sistema di videosorveglianza avanzato con rilevazione dei volti, elementi interessanti potrebbero essere finiti in mano agli investigatori. Dalla direzione non confermano nè smentiscono, sembra comunque che i maggiori danni siano stati subiti dall’impianto di ventilazione, che avrebbe compromesso la regolare funzionalità delle sale operatorie. Inoltre sarebbe stata interrotta l’alimentazione di un frigorifero che conservava medicinali per un valore complessivo, secondo indiscrezioni, di circa 30mila euro, che si sarebbero deteriorati proprio perché rimasti per ore senza la giusta temperatura. Intanto sarebbe in arrivo a Campobasso dalla Cattolica di Roma un ventilatore mobile che sarà immediatamente installato, in via provvisoria, presso i locali di Largo Gemelli in attesa della riparazione dell’impianto, così da consentire l’esecuzione di interventi già programmati.