Il Tribunale del Riesame di Campobasso ha modificato la misura cautelare dalla detenzione in carcere agli arresti domiciliari senza braccialetto elettronico a carico di Andrea M., 18enne campobassano, indagato per rapina in concorso, lesioni personali e spaccio di stupefacenti nell’ambito dell’operazione “Pensa” che l’8 marzo ha portato all’arresto di sei persone. Oggi la discussione nel Palazzo di Giustizia del capoluogo, dove l’avvococato difensore Fazio ha fatto leva sull’incensuratezza del suo assistito, il quale si era anche recato in Caserma per collaborare dopo la rapina del 22 gennaio ai danni di una donna brasiliana all’interno del suo appartamento nel centro storico di Campobasso. I giudici si sono invece riservati sulla richiesta di scarcerazione di Michele D.B., 24enne campobassano, il cui soprannome – Pensa – ha appunto dato il nome all’inchiesta di Carabinieri e Polizia di Stato. Intanto il gip Pepe, su richiesta del pm, ha disposto per il 9 aprile l’incidente probatorio con la vittima della rapina dell 22 gennaio. Lo scopo è quello di acquisire una prova dichiarativa dando modo alla donna di riconoscere i suoi aggressori.
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