Questa notte – fra sabato 30 e domenica 31 marzo – torna l’ora legale e anche ai molisani toccherà spostare le lancette dell’orologio di un’ora avanti, dalle 2 alle 3. Si tratta di una convenzione adottata per sfruttare meglio l’irradiazione del sole durante il periodo estivo e che avrà durata fino a domenica 27 ottobre.
Quando nasce.
In Italia l’ora legale è stata inrodotta con il decreto legislativo n.631, del 25 maggio 1916. Per via della Seconda Guerra Mondiale ci fu un’interruzione tra il 1940 e il 1948 per poi essere definitivamente ripresa nel 1965 in periodo di crisi energetica. Inizialmente la legge stabiliva che l’ora legale durasse quattro mesi, da fine maggio a fine settembre. Nel 1981 la durata fu estesa a sei mesi mentre nel 1996, in accordo con tutta la Comunità Europea, si è fissata come data unica per il suo inizio l’ultima domenica di marzo per terminare l’ultima domenica di ottobre.
L’ora legale potrebbe scomparire.
Nei giorni scorsi il Parlamento europeo ha votato un provvedimento che dà facoltà ai singoli Stati di decidere che adottare o meno la convenzione. Lo stesso però non avrà effetti immediati ma scatterà dal 2021. Chi manterrà l’ora legale dovrà spostare le lancette per l’ultima volta a marzo 2021, chi invece manterrà l’ora solare lo farà a ottobre 2021.
Perchè l’orale legale conviene.
Per ragioni geografiche, gli stati del Sud Europa, come l’Italia, ottengono benefici superiori agli altri dall’ora legale. Dato che si trovano a circa metà strada fra Polo Nord ed Equatore, la durata delle giornate non varia moltissimo fra estate e inverno. Lo spostamento in avanti di un’ora, quindi, rende sì le giornate più lunghe, ma non in modo tale da avere luce a tarda sera. Nel giorno più lungo dell’estate, in Italia, il sole sorge verso le 5.30 e tramonta entro le 21. Se non ci fosse l’ora legale, sorgerebbe alle 4.30 e tramonterebbe alle 20. Ma visto che fra le 4.30 e le 5.30 quasi tutti stanno ancora dormendo, di quell’ora di luce potrebbero goderne pochissime persone: lo spostamento delle lancette provoca invece l’allungamento delle giornate e permette un po’ a tutti di godere di un’ora di luce in più, dalle 20 alle 21. Avere più luce di sera fa anche risparmiare sui consumi di energia elettrica, risparmio che Terna ha calcolato in 116 milioni di euro all’anno.
Superare gli effetti da cambio dell’ora.
Per regolarizzare il ciclo sonno-veglia, nei giorni successivi al cambio d’ora viene consigliato di consumare cibi ricchi di triptofano come latticini, carboidrati, cereali, legumi secchi, uova, verdure come carciofi, cavoli, spinaci, zucchine, funghi, oltre a frutta secca e banane. Può aiutare anche il magnesio, che combatte la stanchezza. Vanno evitati invece i cibi ricchi di zuccheri e quelli che contengono grassi saturi. Da limitare inoltre il consumo di alcolici e di caffeina. Consigliabile stabilire un orario per dormire, cercando di mantenere la routine. È importante non addormentarsi guardando lo schermo di dispositivi come smartphone e pc così da evitare gli effetti negativi della luce blu su occhi e pelle. Lo sport, meglio se al sole, aumenta le produzione di vitamina D, che ci rende più energici. È consigliabile, tra le altre cose, anche fare un bagno caldo la sera per conciliare il riposo.