Basket, cuore Magnolia: i tiri liberi firmano la vittoria sul Civitanova Marche. Cade il Palermo, molisane da sole in testa

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 67
FE.BA CIVITANOVA MARCHE 64
(13-11, 37-23; 45-45)
CAMPOBASSO: Porcu 8 (1/1, 2/3), Di Gregorio 8 (0/2, 2/5), Ciavarella 13 (5/8, 1/4), Reani 8 (3/5, 0/1), Bove 11 (3/6, 0/1); Mancinelli 6 (2/5, 0/1), Želnytė 5 (1/7, 1/2), Marangoni 8 (0/2, 1/1). Ne: Sammartino, Landolfi, Falbo e Mandolesi. All.: Sabatelli.
CIVITANOVA MARCHE: Orisili 12 (5/11, 0/5), De Pasquale 17 (6/9, 3/3), Perini 15 (3/7, 2/9), Ortolani 4 (0/2, 1/3), Bocola 13 (5/9, 1/2); Trobbiani, Paoletti 3 (1/3 da 3), Giuseppone (0/1 da 3). Ne: Maroglio, D’Amico e Pelliccetti. All.: Scalabroni.
ARBITRI: Caldarola ed Acella (Bari).
NOTE: presente nel parterre una delegazione dell’Unitalsi Molise per la promozione degli eventi della diciottesima edizione della ‘Giornata nazionale dell’Unitalsi’. Uscita per cinque falli Trobbiani (Civitanova Marche). Fallo tecnico a panchina (Civitanova Marche). Tiri liberi: Campobasso 16/19; Civitanova Marche 8/16. Rimbalzi: Campobasso 40 (Želnytė 12); Civitanova Marche 30 (Bocola 10). Assist: Campobasso 18 (Porcu 6); Civitanova Marche 12 (Perini 4). Progressione punteggio: 4-8 (5’), 23-17 (15’), 43-38 (25’), 55-57 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 14 (39-25), Civitanova Marche 6 (4-10).

Con le unghie e con i denti, ma soprattutto con il cuore e l’applicazione. La Molisana Magnolia Campobasso ritrova il referto rosa tra le mura amiche (l’ultimo exploit risaliva allo scorso 9 febbraio contro l’Elite Roma) e lo fa con una prova in cui le rossoblù rischiano di vedere gli scheletri dell’ultimo periodo, soprattutto durante il terzo quarto, ma con tanta determinazione riescono a risalire la china nell’ultimo quarto e, con assoluta freddezza dalla linea dei liberi, portano a casa due punti pesantissimi, ancor più perché quasi contemporaneamente il successo ottenuto a Palermo dalla Cestistica Spezzina, riporta le magnolie al ruolo di solitarie leader del girone Sud dell’A2.

AVVIO IN SORDINA
Differentemente dalle ultime uscite delle campobassane, l’inerzia in avvio non è dalle parti del quintetto di coach Mimmo Sabatelli. Le rossoblù realizzano sì il primo canestro di serata con Laura Reani, ma subiscono poi un parziale di 8-0 che ha in Perini la propria ispiratrice. Un’altra Laura (Želnytė) con una tripla impatta i conti ad 11 e manda a canestro poi Mancinelli per quelli che sono i due punti che consentono alla formazione campobassana di mettere la testa avanti a conclusione del primo quarto (13-11).

TENTATIVO DI FUGA
Quattro punti in sequenza di Emilia Bove scavano un primo solco a favore delle rossoblù, poi salgono in cattedra Rachele Porcu e Giulia Ciavarella. In particolare è la play ternana, con due triple, a portare le sue sino al 33-19. Un margine, quello di 14 punti, che le molisane sanno conservare sino all’intervallo lungo (37-23).

NELLA MORSA DELL’EX
Quello che può apparire come un percorso in discesa per le magnolie in realtà finisce con l’essere paradossalmente un riferimento per le ospiti che, intorno all’ex Ada De Pasquale (sei punti dei diciassette complessivi che la rendono top scorer del match arrivano in questo frangente), riescono – come formichine – a racimolare punti e ad impattare a 45 al 30’.

FREDDEZZA GLACIALE
Stavolta, però, a differenza delle ultime tre esibizioni interne (le due di campionato con Palermo e Bologna e quella di Coppa Italia contro Moncalieri) alle rossoblù nei momenti cruciali non trema la mano. Marangoni, con una tripla, stoppa il primo tentativo di fuga delle ospiti, poi Di Gregorio dall’arco firma quello che sarà lo strappo determinante, reso più solido dalla freddezza ai tiri liberi di Mancinelli, Bove e della stessa esterna tarantina (e capitano delle campobassane) che, con un 2/2 dalla lunetta, scrive la parola fine sulla contesa.

LA GIOIA DEL COACH
A referto chiuso, così, coach Mimmo Sabatelli non nasconde affatto la propria soddisfazione. «Abbiamo sofferto – riconosce – ma siamo riusciti a centrare un successo molto importante. Questa, per noi, era una gara difficile soprattutto da un punto di vista psicologico, ma siamo stati bravi a soffrire quando c’era da farlo e a non mollare sino alla fine. Finalmente ho rivisto grande concentrazione negli occhi delle ragazze. C’è la firma di ognuna di loro su questo successo che dedichiamo al nostro meraviglioso pubblico che non ha smesso di sostenerci nemmeno un secondo. Siamo consapevoli che c’è ancora da lavorare, ma ora ci godiamo quest’affermazione e poi ci proietteremo sul prossimo impegno».

SARDEGNA CALLING
Per le campobassane, in effetti, la prospettiva è quella di una trasferta isolana: sabato le magnolie saranno ospiti del Cus Cagliari con l’obiettivo di dare continuità al loro percorso di ‘rinascita’.

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