Con la seconda giornata formativa delle classi quinte della scuola primaria “Principe di Piemonte” del Primo Circolo Didattico di Termoli, entra nel vivo l’iniziativa “Consiglio a porte aperte” promossa dal Consiglio Regionale del Molise e finalizzata a potenziare e migliorare i servizi offerti in termini di conoscenza e trasparenza delle attività del Consiglio. Tra le attività previste dal progetto rientrano incontri formativi destinati alle scolaresche delle classi quarte e quinte della scuola primaria e alle classi di scuola secondaria di I grado, che verranno calendarizzati e che hanno l’obiettivo di sensibilizzare i discenti all’esercizio della cittadinanza attiva e consapevole, nonché di diffondere, far conoscere e comunicare loro i compiti, le funzioni e l’assetto organizzativo interno dell’assemblea legislativa regionale. Il presidente Micone ha ricevuto gli studenti e il personale docente e, dopo aver illustrato dettagliatamente i compiti e le funzioni che l’assemblea svolge, ha soddisfatto tutte le richieste “curiose” ed attente avanzate dai “piccoli” consiglieri. “Siamo fermamente convinti – ha dichiarato Micone – che sia dovere delle Istituzioni sostenere la formazione civile delle giovani generazioni, oltre che amministrare e legiferare per l’interesse del territorio. A tal proposito, l’intento della iniziativa “Consiglio a porte aperte” è quello di far conoscere meglio l’istituzione consiliare, affinché essa sia sentita più vicina alla quotidianità dei discenti. Questi ultimi, infatti, in una democrazia evoluta e compiuta devono gradualmente, grazie anche al contributo di tutte le istituzioni civili e scolastiche, sviluppare menti critiche, capaci di farli partecipare attivamente ai dibattiti e ai confronti di idee che l’attualità socio-politica, di volta in volta, pone alla loro attenzione. L’incontro è stato coinvolgente e partecipato – conclude il presidente, – e i “piccoli” consiglieri hanno mostrato attenzione nel presentare, discutere e votare, in maniera attiva e piena di entusiasmo, una proposta di legge scritta con le loro mani e vista con i loro occhi. Mani ed occhi che hanno il senso critico e propositivo di “piccoli” cittadini capaci di emozionare e di ricordare che dai bambini c’è sempre da imparare e, soprattutto, che il dialogo e il confronto aperto sono strumenti essenziali per aiutare a crescere tutti noi, specie se vissuti nell’ottica di una preziosa e consapevole partecipazione democratica”.