CUS CAGLIARI 49
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 63
(11-8, 30-22; 38-37)
CAGLIARI: Striulli 6 (1/5, 1/6), Caldaro 5 (2/3), Favento 17 (5/12, 2/10), Ridolfi 3 (0/2, 1/3), Kotinis 13 (6/11, 0/2); Puggioni (0/5 da 3), Madeddu, Zucca 3 (1/1 da 3), Saias 2 (1/2). Ne: Gaetani, Niola e Santoru. All.: Xaxa.
CAMPOBASSO: Porcu 1 (0/3, 0/4), Di Gregorio 23 (3/7, 4/7), Ciavarella 11 (4/6, 1/4), Reani 2 (0/5), Bove 4 (0/3, 0/1); Želnytė 9 (3/10), Mancinelli (0/3), Marangoni 13 (4/6, 1/1), Falbo, Sammartino (0/1 da 3). All.: Sabatelli.
ARBITRI: Caravita (Ferrara) e Finazzi (Milano).
NOTE: espulso per doppio fallo tecnico il coach del Cagliari Xaxa. Tiri liberi: Cagliari 4/8; Campobasso 17/19. Rimbalzi: Cagliari 34 (Favento 10); Campobasso 50 (Reani 10). Assist: Cagliari 15 (Striulli 7); Campobasso 12 (Reani 3). Progressione punteggio: 4-3 (5’), 18-16 (15’), 33-29 (25’), 40-53 (35’). Massimo vantaggio: Cagliari 9 (33-24), Campobasso 18 (45-63).
Una Magnolia Campobasso diversa, ma identica a se stessa. Un gruppo di #fioridacciaio 2.0. Che forse non hanno gli avvii fulminanti del loro inizio di campionato, ma che sanno soffrire, lottare, compattarsi ed emergere alla distanza mettendo in mostra un killer instinct in grado di segnare le sorti della contesa. Se alla vigilia della trasferta di Cagliari, la volontà – in casa rossoblù – era quella di trovare continuità all’affermazione interna con il Civitanova Marche, l’esito del match del PalaCus non solo ha fornito la replica del referto rosa conquistato nel turno precedente, ma ha anche aggiornato le statistiche dello strepitoso torneo delle molisane: ventidue successi in ventisei giornate ed un momentaneo più quattro, in attesa dei match domenicali, sulle più immediate inseguitrici.
AVVIO COMPLICATO L’abbrivio di contesa per le campobassane riserva più di una problematica. La via del canestro è particolarmente stretta per le rossoblù, che pure trovano il primo canestro di contesa con Di Gregorio (top scorer del match a quota 23). Cagliari prende l’inerzia con Kotnis prima e Favento e Caldaro (quattro punti in successione sino al 10-5), ma Želnytė e Bove riavvicinano i #fioridacciaio sotto di un solo possesso (11-8) al 10’.
ANDAMENTO LENTO Le cagliaritane tentano un primo strappo in avvio di secondo periodo, ma Marangoni tiene botta e – in un momento veronese – il 2/2 ai liberi di Reani (in una serata in cui l’ala-pivot fattura dieci rimbalzi) riporta le rossoblù sino al -1 del 14-13. Ciavarella e Porcu provano a rispondere al secondo strattone delle isolane e c’è la determinazione di Di Gregorio a pareggiare i conti a 20. Marangoni firma l’ultimo impatto a 22, poi Cagliari dà vita ad un break di 8-0 con cui si affaccia all’intervallo lungo sul 30-22.
RIENTRO DETERMINATO Il terzo quarto delle magnolia ricorda molto quelli del precampionato delle rossoblù capaci – momento dopo momento – di risalire la china. Želnytė suona la riscossa e, dopo la tripla di Ridolfi che regala alle sarde il massimo vantaggio sul 33-24, Di Gregorio prima con cinque punti in successione e Marangoni poi (ben sette punti con all’interno una tripla in una serata da doppia cifra) firmano un controbreak di 12-0 che dà nuove certezze alle rossoblù. Pronte a rispondere colpo su colpo alle nuove fiammate cagliaritane, nello specifico con Bove dalla linea dei liberi (particolare statistico che porterà le magnolie a concludere il match con un ragguardevole 17/19 a cronometro fermo).
FUGA BALTICA La ‘fuga giusta’, però, la firmano i #fioridacciaio con i sei punti in successione realizzati dalla propria lunga lituana Želnytė in avvio di quarto periodo. Lo scossone fa vacillare l’imbarcazione cagliaritana, cui danno il colpo di grazia Marangoni e Di Gregorio. Sale il nervosismo tra le fila sarde e a farne le spese è il tecnico Xaxa che becca due tecnici in un amen e viene espulso. Senza il proprio navigatore, le cagliaritane perdono definitivamente la bussola. È il momento di Ciavarella che sale in cattedra e con le sue realizzazioni scrive la parola fine sulla contesa portando le campobassane anche al proprio massimo vantaggio (+18 sul 45-63). Il resto è la festa di un gruppo che mette in mostra sul parquet anche i propri prospetti Sammartino e Falbo.
L’ANALISI DEL COACH Il coach delle magnolie Mimmo Sabatelli, alla fine, è particolarmente chiaro nella sua analisi.
«Il nostro attacco è figlio dell’energia che mettiamo in difesa e, nei primi due quarti, l’aver subito soprattutto in avvio i loro pick ‘n roll ha finito con l’innervosirci ed il condizionarci. Nella ripresa, siamo tornati a difendere come sappiamo e si è vista una bella pallacanestro anche in attacco. I quattro punti sulle più immediate inseguitrici? I risultati sono ancora parziali e non dobbiamo guardare solo a quanto ha fatto il Palermo. Vanno prese in considerazione Bologna e La Spezia, ma non solo loro. Ci possono essere dei risultati a noi favorevoli, ma dobbiamo guardare al cammino di questo gruppo unicamente. In questo momento dobbiamo gioire del nostro successo, cercando di ritrovare sempre più certezze e sicurezze».
Dettaglio che, come nel momento dei tredici successi consecutivi, per Sabatelli passa da un unico aspetto: il lavoro. «Da lunedì torneremo ad allenarci duramente per proiettarci al meglio sul prossimo impegno», chiosa.