Ore 12. È stata ufficialmente attivata oggi 8 aprile la sala operativa della videosorveglianza comunale allestita presso la Polizia Locale di via Toscana, a Campobasso, che potrà contare su 120 telecamere installate in diversi punti della città, dal centro alle periferie. La presentazione questa mattina alla presenza del sindaco Antonio Battista, dell’assessore alla mobilità Francesco De Bernardo, del sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Quintino Pallante e dei due principali responsabili della sala operativa, il Luogotenente Antonio Ziccardi e il Maresciallo Capo Michele Mignogna. La sala sarà funzionale h24 con 4 grandi monitor che alterneranno oltre 60 immagini-video alla volta e la possibilità di allargare la visuale a schermo intero di una delle telecamere collegate. Il progetto nato 4 anni fa con la sottoscrizione in Prefettura di un protocollo fra il Ministero dell’Interno e 11 Comuni è costato 2,5 milioni di euro, di cui circa 600 mila euro destinati alla videosorveglianza a Campobasso. Le telecamere ora sono ufficialmente accese, con l’obiettivo di rendere più sicura la città, prevenendo la commissione di reati e individuando elementi utili a indagini di polizia. Ma sono avvertiti anche gli automobilisti negligenti. “Le immagini non serviranno a certificare una infrazione – ha assicurato De Bernardo – ma permetteranno al responsabile di sala di segnalare ai colleghi situazioni particolari affinchè si intervenga nella zona della città indicata, per esempio un blocco del traffico dovuto a un veicolo non parcheggiato correttamente oppure un’auto in sosta sulle strisce pedonali così da farla immediatamente spostare”. Le registrazioni saranno conservate per 7 giorni, dopodiché – in linea con la normativa – saranno cancellate. Garantita in tal senso la tutela della privacy. Nei prossimi mesi il quadro sarà completo con la installazione di ulteriori venti telecamere. “Le telecamere non costituiscono la soluzione dei problemi esistenziali della città ma un valido supporto per garantirne la sicurezza dei suoi abitanti – ha sottolineato Battista. – Ciò per rispondere anche ai commenti che sento in strada o che circolano sui social. La collocazione delle telecamere è stata il frutto di un lavoro di equipe, seguendo una logica di indagine e tenendo conto degli strumenti di videosorveglianza privata già presenti sul territorio”.