La Molisana punta al top della qualità, inaugurata la nuova linea di essiccazione di pasta lunga. Ferro: “Il migliore spaghetto di sempre”

Una nuova macchina con una tecnologia all’avanguardia che essicca la pasta in metà tempo rispetto al processo tradizionale restituendo un prodotto di migliore qualità, più resistente in cottura, più tenace ed elastico“. Sono le parole dell’ingegnere Enrico Fava, presidente della Fava s.p.a, che collabora con il 40% dei produttori mondiali di pasta, intervenuto oggi a Campobasso in occasione dell’inaugurazione della Gpl 180, prima installazione al mondo, presso il pastificio La Molisana. Sapere che l’azienda pastaia di Campobasso abbia scelto questa nuova linea è per me motivo di grande orgoglio. Dalla prima presentazione alle prove comparative di laboratorio fino allo studio di fattibilità, tutto è stato vissuto in un clima di crescente entusiasmo. Nel settore della pasta secca gli elementi importanti sono la tenuta in cottura a parità di materia prima, la stabilità di essiccazione, l’assenza di carica batterica e l’aspetto. Tutto ciò interessa il prodotto mentre l’affidabilità meccanica è fondamentale per assicurare continuità di produzione indispensabile a garantire la qualità del prodotto finale“. Il macchinario è stato mostrato alla stampa in un mini tour all’interno dello stabilimento. “La sapienza del pastaio si può solo consolidare con i macchinari all’avanguardia“, ha affermato l’amministratore delegato Giuseppe Ferro. “Come risultato abbiamo ottenuto il migliore spaghetto di sempre“. Da settembre 2018 La Molisana utilizza solo grano 100% italiano, un modo, spiega la responsabile marketing Rossella Ferro, “per fare impresa sociale, coinvolgendo e restituendo al proprio territorio“. “Il 35% del fatturato viene dalla vendita dei nostri prodotti all’estero – ha aggiunto Giuseppe Ferro. – Esportiamo in 80 Paesi tra cui Canada, Giappone, Brasile, Stati Uniti, Nuova Zelanda oltre che in Europa“. L’incremento di vendite ha portato l’azienda al quarto posto in Italia nel segmento della pasta secca, restando co-leader nel comparto del’integrale e leader nella categoria della semola rimacinata di grano duro. Siamo estremamente soddisfati degli ultimi dati – ha continuato l’ad – e nel 2019 stimiamo di arrivare ad un fatturato di 150 milioni di euro“. La Molisana ha ottenuto tre riconoscimento in un mese. Il Premio Leonardo Qualità Italia, la certificazione Zero Truffe e la migliore semola per pizza. Il primo è stato ritirato da Giuseppe, Flavio e Rossella Ferro a Palazzo Barberini a Roma il 20 marzo, dove l’azienda è stata premiata come “eccellenza di industria 100% made in Italy e marchio di pasta tra i più apprezzati al mondo”. Il secondo è stato consegnato direttamente alla proprietà il 3 aprile: il Salvagente, rivista interamente dedicata alla tutela dei consumatori, ha messo sotto la lente d’ingrandimento alcune confezioni di pasta secca alimentare facendole analizzare alla ricerca di residui di pesticidi e microtossine. La linea sottoposta al test per ottenere il bollino di garanzia è stato “Le Classiche”, interamente grano 100% italiano e decorticato a pietra. La Molisana ha superato brillantemente i test con valori conformi alla norma. Il Salvagente ha anche esaminato un panel di farine per pizze decretando la semola rimacinata di grano duro La Molisana come la migliore sia dal punto di vista organilettico che della sicurezza alimentare.

 

 

Exit mobile version