Un appuntamento particolare a Campobasso, meta per migliaia di giovani (e non solo) provenienti da tutta Italia in cerca della sperata – e spesso insperata – occasione di una vita. Un momento particolarmente sentito e significativo che coinvolge reciprocamente candidati e famiglie, tutti accomunati da un’idea di speranza futura che inizia a prendere forma con la prima, essenziale tappa: quella dei test preliminari per l’ammissione al corso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno dell’anno accademico 2018/2019, all’interno delle sedi Unimol nell’area del campus universitario di Vazzieri. Per accompagnare candidate, candidati e famiglie, che insieme hanno scelto l’università, l’Ateneo ha provveduto ad allestire appositi stand per garantire l’accoglienza anche alle famiglie e agli eventuali accompagnatori. E’ stato previsto inoltre un punto di ristoro e sono state anche destinate apposite aree per il parcheggio con collegamento pedonale tra edifici universitari. Ieri 15 aprile, in mattinata, la prima sessione con le operazioni di identificazione per sostenere il test per la scuola dell’infanzia, mentre nel pomeriggi è stata la volta delle prove per la scuola primaria. Circa mille i candidati presenti all’interno del PalaUniMol, allestito per l’occasione. Oggi è stata la volta dei test per la scuola secondaria di primo grado, per le operazioni di identificazione, seguiti dagli aspiranti insegnanti della scuola secondaria di II grado, con presenze ancora più significative, oltre 4mila. PalaUniMol, Aula Magna e tutte le aule del II Edificio Polifunzionale hanno costituito sedi della prove, con quattro punti di identificazione dei candidati, ognuno dei quali allestito con 6, ed in alcuni casi, 10 postazioni per le procedure amministrative di riconoscimento. Diversa la provenienza dei candidati, dalla Sicilia alla Toscana, all’Umbria ed al Lazio, dall’Abruzzo alla Basilicata, Calabria, Emilia Romagna e Lombardia. Cinque i partecipanti dal Piemonte. Due i candidati dal Veneto, dalla Valle d’Aosta, dal Friuli Venezia Giulia. La Puglia si attesta ad oltre il 7% con le province di Foggia, Bari, Bitonto, Lecce e Taranto. Quasi il 30% viene dal Molise, con una netta prevalenza dalla provincia di Campobasso. La Campania è la regione con la percentuale più alta, con oltre i 45% dei candidati. In tale valore complessivo spicca la percentuale della provincia di Benevento, ma presenti anche dalla provincia di Avellino, Caserta e Salerno.
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