Dalle ripetute raccomandazioni ai giovani di “rispettare i genitori” al clamoroso capitombolo sull’asfalto dopo essere rimasto aggrappato ad un’auto in corsa per decine di metri, Gaetano Zarla detto il Rospo – nota icona di Campobasso – ha anche un’anima social grazie a coloro che negli anni hanno ripreso con uno smartphone le sue performance improvvisate, dichiarazioni a ruota libera, piccole gag e simpatici teatrini, caricandole sul web e rendendole fruibili a migliaia e migliaia di utenti. In vista delle elezioni comunali potrebbe persino scendere in campo. Ma qualcosa deve essere andato storto. L’ultima “trovata” di Gaetano infatti, fra realtà e finzione, vuole che il Peter Pan(k) dai capelli grigi sia stato escluso. “In Comune dicono che hanno paura di me – afferma nel suo ultimo video, – già so chi è ma non lo dico il nome”. In un misto di italiano e dialetto, il protagonista del video continua: “Non sono un animale, sono un essere umano. Volevo solo un lavoro, non volevo diventare vice sindaco o sindaco ma con i voti che c’ho frego il sindaco e il vice sindaco, ecco perché non mi vogliono fa candidà”. Il Rospo, deluso, si sente in dovere di chiedere scusa ai “senzatetti e alle persone che veramente hanno problemi” perché non potrà aiutarli ma il momento si trasforma nella sua ennesima occasione per fare appello alla “rivoluzione”. Anzi no, una protesta pacifica stavolta. Con lo scopo di farlo rimettere in corsa per le elezioni.
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