La pioggia ed il freddo di un maggio insolito non hanno fermato i tanti cittadini recatisi in Piazza Municipio a Campobasso, per protestare contro la politica del vice-premier Salvini. Il sitt-in, autorizzato dalla Questura, ha visto protagonisti tanti cittadini che da ieri hanno esposto dai propri balconi striscioni simili a quello di Brembate (Bergamo) dove, solo due giorni fa i Vigili del Fuoco ne hanno rimosso uno.
Tanti gli interlocutori che si alternano con un megafono per esprimere opinioni e considerazioni sulle decisioni dell’attuale governo giallo-verde tra cui Franco Novelli (Libera Molise), Angelo di Toro e Nicola Messere.
Ad intervenire anche gli studenti dell’Università del Molise e delle scuole tra cui Oriana Leone, Unione degli Studenti. I canti hanno alternato un intervento e l’altro, da Bella Ciao a Fischia il vento passando per Internazionale.
(Seguono aggiornamenti)
Presenti in piazza molti politici di sinistra pronti ad ascoltare ogni istanza. Oltre i tanti candidati, molti voti noti come Micaela Fanelli, Tonino D’Alete e Augusto Massa.
Ma noi abbiamo ascoltato alcuni cittadini presenti. Silvia, 23 anni, universitaria, ci dice “la politica di Salvini contagia anche i miei coetanei che si sento forti ad insultare il diverso che frequenta la stessa classe”; Angelo, 67 anni, pensionato “combatto per gli stessi valori da quando ero ragazzo. Mi ritrovo a fare lo stesso oggi per i miei nipoti”, lui insieme alla moglie Rosa, 65 anni ci racconta “ho vissuto il 68 a Roma. Scendevo in piazza per rivendicare il diritto delle donne ad essere riconosciute in quella società. Oggi bisogna ricordare e ribadire quei concetti ancora di piú”. Incontriamo anche Valeria, 42 anni, dipendente, che in piazza ha portato i suoi bimbi “bisogna insegnare loro il rispetto dell’essere umano sin dall’infanzia. Rispettare gli altri senza discriminazioni è la prima regola nel buon vivere”. Poi Sabrina, 51 anni, libero professionista, ha affisso al suo balcone uno dei tanti striscione “il valore ed il rispetto della Costituzione sono fondamentali. Bisogna ricordalo soprattutto se è il Ministro dell’Interno a non farlo. Lui è l’esempio per qualcuno. Quando lui si comporta così molti lo imitano.”
La manifestazione si conclude con un applauso collettivo e un coro che intona “Internazionale” sotto la pioggia e ombrelli aperti. Tutti pronti e compatti a difendere diritti, come qualcuno dice, “dimenticati dal Governo attuale”.