In attesa del ballottaggio del 9 giugno fra Maria Domenica D’Alessandro e Roberto Gravina, si delineano i due probabili scenari in caso dell’elezione dell’una o dell’altro candidato a sindaco di Campobasso. Chi vince ottiene il premio di maggioranza, il 60%, che – arrotondato in eccesso – corrisponde a 20 dei 32 posti disponibili in Consiglio comunale. Qualora dovesse vincere la candidata del centrodestra spetterebbero sette posti ai Popolari per l’Italia (Colagiovanni, Fasolino, Gennaro Niro, Sanginario, Montanaro, Corrado Di Niro, Antonio Di Renzo), quattro posti alla Lega (Tramontano, Pascale, Gianfagna, Madonna), quattro a E’ ora (Sabusco, Maroncelli, Gargaro, Grana), tre a Forza Italia (Esposito, Coralbo, Cimino) e due a Fratelli d’Italia (Annuario, Sarli). All’opposizione il Movimento 5 Stelle occuperebbe cinque posti (Roberto Gravina, Cretella, Margherita Gravina, Praitano, Vinciguerra), cinque il Pd (Battista, Chierchia, Salvatore, Trivisonno, Ramundo), uno la lista Socialista (Terzano) e uno Io Amo Campobasso (Liberanome). Al contrario, qualora fosse Gravina ad essere eletto sindaco, il Consiglio comunale si “tingerebbe” di pentastellato: ben 20 consiglieri del M5S in virtù del premio di maggioranza (Cretella, Margherita Gravina, Praitano, Vinciguerra, Musto, Felice, Porchetti, Simonetti, Guglielmi, Passarelli, Picone, Sallustio, Gianfelice, Falasca, Di Iorio, D’Alessandro, Coccagno, Bartolomeo, Andreola, Amorosa). All’opposizione entrerebbero tre consiglieri dei Popolari per l’Italia (Colagiovanni, Fasolino, Gennaro Niro), due consiglieri delle Lega (Tramontano, Pascale), uno di E’ ora (Sabusco), uno di Forza Italia (Esposito), uno di Fratelli d’Italia (Annuario), quattro del Partito Democratico (Battista, Salvatore, Chierchia, Trivisonno), mentre resta fuori Io Amo Campobasso. La ripartizione è applicata col metodo d’Hondt. Chiaro, però, che spetterà agli esperti fare i dovuti calcoli e questa suddivisione potrebbe non corrispondere a quella ufficiale. Senza considerare che, in queste due settimane, Gravina e D’Alessandro potrebbero dialogare con gli esclusi. Alleanze messe nero su bianco modificherebbero l’assegnazione dei posti.
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