Bove firma rinnovo
La determinazione, la grinta, la tenacia, un carattere da marine e soprattutto tanta, tanta abnegazione. Ma ancor di più uno spirito di sacrificio tale da portarla a lavorare sodo in palestra su tutti gli aspetti, in primis quello strettamente fisico. In una parola sola, Emilia Bove. Qualità emerse con forza nell’ultima stagione e alla base della sua conferma – la terza ufficiale nella composizione del roster rossoblù – in seno alla Magnolia Campobasso.
EMOZIONI UNICHE
Conferma anche per Porcu
Questione di cuore sì, ma anche (e soprattutto) di testa. E non potrebbe essere diversamente per chi, già nell’ultima stagione, è stata la mente del gruppo rossoblù dall’alto del suo ruolo di regista sul parquet. Nella sequenza delle conferme in seno al roster della Magnolia Campobasso a finire sotto i riflettori c’è la playmaker ternana Rachele Porcu, vera e propria dinamo della manovra dei fiori d’acciaio.
THIRTY SECONDS
«Per me – spiega l’esterna umbra – Campobasso rappresentava l’unica scelta possibile per questa stagione, anche perché venivo da un campionato entusiasmante con questo club. Così, nel momento in cui mi è stato proposto il rinnovo, non ho esitato minimamente. Ci avrò pensato forse meno di trenta secondi ed ho subito dato il mio assenso». Segnale importante soprattutto per chi, a parte le stagioni con Venezia, negli anni aveva sempre scelto destinazioni differenti da un torneo all’altro. «Quest’aspetto – argomenta – è il segnale di quanto io sia stata bene in Molise».
VISSUTO COLLETTIVO
Del resto, a dare manforte al gruppo che sarà a disposizione di coach Mimmo Sabatelli, ci sarà un vissuto collettivo figlio proprio di quest’ultimo torneo con un nucleo base che, proprio in virtù di simili risultati, sarà ancora più cementato. «Il fatto di avere una base solida con diversi elementi che hanno giocato assieme, tanto più nell’ultima stagione, ci consentirà di partire con un amalgama più ampio, il che senz’altro potrà essere un fattore su cui costruire con concretezza. Del resto, probabilmente, nell’ultima stagione, ci siamo trovate al momento dei playoff con un’esperienza relativa della post season, che è un campionato a parte. In poche tra noi l’avevano vissuta e, al di là di quello che era stato il piazzamento nella regular season, finivi per rimettere tutto in discussione, anche se a mio avviso andrebbe premiato, come avviene nell’omologo torneo maschile, il primato nella regular season, perché è il giusto riconoscimento ad un lavoro complessivo di diversi mesi».