Un’ora e mezza per arrivare da Campobasso a Termoli in auto. Non sono solo i treni molisani a vantare una triste statistica in termini di tempi di percorrenza fra Campobasso e Roma, soprattutto per via di ritardi principalmente dovuti a guasti delle macchine, per la maggior parte ormai datate. Il problema riguarda, si sa, anche le strade. In mancanza di un’autostrada o una superstrada a quattro corsie, per ragioni di sicurezza i limiti di velocità sono più bassi e spesso i veicoli più veloci devono rallentare dietro ai mezzi notoriamente più lenti, in attesa dell’eventuale possibilità di sorpasso. Se poi vengono predisposti lavori lungo il percorso, con sensi unici alternati, il ritardo per arrivare a destinazione è garantito. Il problema che sta spazientendo in questo periodo gli automobilisti è la presenza di ben tre semafori mobili lungo la Bifernina fra il capoluogo e la costa per interventi da parte di Anas. In molti sostengono di aver impiegato un’ora e mezza, un tempo considerato non accettabile per percorrere una delle principali arterie della regione. Senza nulla togliere alla manutenzione e ad altri interventi straordinari, che sono necessari, gli utenti si chiedono come mai tutti insieme, in un periodo – quello della stagione calda – in cui è più probabile rispetto agli mesi dell’anno che si verifichino esodi di veicoli verso la costa? Perché, suggerisce addirittura qualcuno, non effettuare questi interventi durante la notte, quando non c’è traffico? Comunque sia, il problema dei collegamenti lenti è reale e resta uno dei motivi principali dell’isolamento di questa regione.
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