Il presidente del Consiglio Salvatore Micone, insieme ai consiglieri regionali Andrea Di Lucente ed Armandino D’Egidio, ha presentato la proposta di legge avente ad oggetto “Norme in materia di raccolta, coltivazione, commercio dei tartufi e della valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale”. La pdl ha la finalità, in primis, di voler soccombere alla irrimandabile necessità di dover adeguare la legislazione regionale esistente ai nuovi principi previsti in materia dalla legge n. 56/2014, con l’obiettivo di recuperare funzioni, ruolo e competenze amministrative in materia mediante l’abrogazione della precedente disciplina (Legge regionale n. 24/2005). Inoltre, va a introdurre salienti novità: prevede l’istituzione, per la prima volta, della festa regionale del tartufo molisano da tenersi ogni anno in un comune diverso della regione; annualmente la Giunta regionale è chiamata ad adottare un piano di riparto delle risorse per la promozione delle attività legate al tartufo. Con il piano la Regione Molise concede un incentivo ai proprietari o ai semplici possessori di terreno su cui sono radicate piante arboree di riconosciuta capacità tartufigena; a tutela del pregiato tubero è prevista una calendarizzazione della raccolta unica per l’intero territorio molisano; tutte le entrate derivanti dalla riscossione delle sanzioni amministrative – oltre quelle derivanti dal rilascio, dalla convalida annuale del tesserino di idoneità – saranno destinate alle attività volte alla sostenibilità ambientale e sociale e alla riduzione degli effetti negativi conseguenti ad un eccessivo impatto antropico. Con tali finalità si realizza non solo la valorizzazione del patrimonio tartuficolo naturale, ma si ottiene anche il miglioramento delle condizioni socio-economiche dei territori montani regionali ricchi di tartufo così da sostenere le potenzialità turistiche culturali ed ambientali regionali. “Il prestigioso tubero rappresenta una dimensione identitaria del nostro territorio, le cui ruralità e marginalità ne conservano la ricchezza”, afferma Micone. “Il tartufo è un prodotto di alto pregio e una risorsa per i nostri territori, lo è per l’importanza economica che riveste e come indotto nei settori turistico, gastronomico e fieristico. Pertanto, è necessaria una riorganizzazione legislativa ed un impegno fattivo della Regione a promuovere, valorizzare e sostenere concretamente, attraverso interventi mirati e specifici, il settore tartufigeno regionale, solo così si potrà realizzare un miglioramento delle condizioni socio-economiche del territorio che offre tale risorsa e si possono aprire scenari di sviluppo tali da scoprire e sfruttare tutte le potenzialità turistiche culturali ed ambientali regionali”. Materia che ha sempre appassionato e rapito l’interesse del presidente del Consiglio regionale, fin dall’inizio della precedente legislatura regionale, e lo ha spinto ad organizzare incontri sull’intero territorio regionale per recepire e capire da vicino concretamente quali fossero le problematiche avvertire dalle associazioni del settore e dagli gli operatori tartufigeni. Motivazioni che lo hanno incentivato a proporre la pdl che vede come destinatari operatori e attività che rappresentano una parte dell’economia regionale. “Esattamente il contrario di quanto dichiarato dal consigliere regionale Vittorio Nola – continua Micone – che, facendo voce grossa, ha criticato la maggioranza di aver copiato inesistenti proposte di legge in materia e che secondo lui avrebbero in precedenza avanzato i consiglieri del Movimento 5 Stelle ed a oggi risulterebbero giacenti in Commissione, in attesa di essere calendarizzate per la loro discussione”. Micone redarguisce Nola: “Mi nuoce constatare amaramente, per il bene dell’Assise regionale e dei molisani che hanno riposto fiducia in noi legislatori e per il delicato e importante ruolo che i consiglieri sono chiamati a svolgere, che a poco più di un anno dall’inizio della legislatura, al consigliere in questione risulta essere notoriamente (da quanto dichiarato ieri) sconosciuta la differenza tra mozione, interpellanza e proposta di legge. L’atto presentato da me e dai consiglieri D’Egidio e Di Lucente risulta essere l’unica e sola proposta di legge in materia, depositata ed in attesa di essere esaminata dalla competente Commissione consiliare. Voglio specificare, inoltre al consigliere Nola, che i documenti depositati a sua firma e del Movimento 5 Stelle sono mere mozioni ed interpellanze inerenti la disciplina della raccolta, della coltivazione e della commercializzazione dei tartufi (L.R. 24/2005), atti che per natura giuridica non giungono mai in Commissione e non postulano alcun esame da parte di quest’ultima, ma al cospetto vengono depositati in Aula da parte del proponente per avere conoscenza in merito a notizie relative alla materia presentata in oggetto. Nello specifico, gli atti depositati dai consiglieri del Movimento 5 Stelle avevano lo scopo di ricevere notizie conoscitive ed impegnavano la Giunta regionale ad adempiere a quanto previsto nella Legge regionale n.24/2005. Ciò dimostra che il consigliere Nola, nel puntare il dito, ha dichiarato fatti non rispondenti al vero, ma bensì falsi laddove sostiene l’esistenza di due proposte di legge precedentemente depositati nel mese di febbraio, laddove sostiene che la maggioranza abbia copiato e che insegue chissà chi e chissà cosa nel proporre atti legislativi, laddove sostiene che è il Movimento 5 Stelle a dettare l’agenda delle riforme regionali”. Micone stigmatizza l’intervento di Nola e precisa: “Nessuna proposta di legge realmente depositata ed attualmente giacente in Commissione ha subìto rallentamenti nel suo iter legislativo procedurale e né risulta essere stata mai depositata alcuna proposta di legge in materia di “Norme in materia di raccolta, coltivazione, commercio edei tartufi della valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale” da parte dei consigliere del Movimento 5 Stelle, né tanto meno dal consigliere Nola. Questa maggioranza è impegnata e si impegna a realizzare riforme, scelte ed interventi nell’interesse dei molisani nel rispetto delle Istituzioni, dei ruoli reciproci e soprattutto degli elettori. La nostra agenda politica ed istituzionale si contraddistingue per la sensibilità e la contezza delle problematiche, la capacità di dare pronte risposte, la tenacia di perseguire gli obiettivi prefissati e la conoscenza dei meccanismi politico-amministrativi, senza alcun bisogno di copiare, né di avanzare critiche fantasiose, strumentalizzate e sterili. Spesso si dimentica che il politico è chiamato a svolgere un ruolo istituzionale, ma ancor prima ha un impegno morale e sociale come esempio di coerenza, onestà e chiarezza verso la comunità nella sua interezza. Pertanto, gli atti di protagonismo li lasciamo a chi sa ben recitare e farsi credere, dimenticando che il vero obiettivo di tutti è il bene del nostro Molise e dei molisani”.
Tartufo: festa regionale, raccolta unica, risorse ai proprietari di terreni. Tutte le novità della proposta di legge
Micone bacchetta Nola: "Abbiamo copiato i 5 Stelle? Finora hanno presentato solo mozioni"
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