La Caritas di Campobasso, in quanto “organismo pastorale finalizzato a promuovere la testimonianza della carità in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e prevalente funzione pedagogica” (art. 1 Statuto) ha sempre valorizzato e proposto percorsi pedagogici ed esperienze di educazione alla pace, nella piena e pacifica convivenza dei popoli, favorendo nelle comunità ecclesiali, e non solo, occasioni di riflessione, di impegno e di approfondimento sui temi della pace, della giustizia sociale, dello sviluppo e dei dritti umani. La pace non può nascere dalle sole intuizioni emotive, ma ha bisogno di strategie, di programmazione e di confrontarsi con le diverse culture e realtà: opportunità di arricchimento reciproco e possibilità di convivenza pacifica. Da sempre la Caritas è impegnata a “tutelare, difendere e dare voce agli ultimi, alle persone più emarginate, siano essi gli immigrati o gli italiani che hanno difficoltà economiche, che non potrebbero permettersi forme di tutela e conoscenza dei diritti. Al fine di promuovere una reale e fattiva integrazione tra le diverse culture, la Caritas organizza, unitamente alla diocesi di Campobasso e ad alcune associazioni, la prima Festa dei Popoli (Una sola Famiglia Umana) per dare un’importante testimonianza di convivenza civile tra realtà diverse, presenti sul territorio. “Con gli anni la città ha imparato la bellezza dello stare insieme”, ha affermato il direttore della Caritas Franco D’Onofrio. “Bisogna impegnarsi ancora per abbandonare i luoghi comuni che ci sono sulle migrazioni e far emergere la normalità dell’incontro tra culture differenti. Alimentare la paura dei migranti è il peggiore dei modi per affrontare la dimensione umana del fenomeno della migrazione. La paura ci fa chiudere. Se poi la paura si trasforma da individuale a collettiva, allora si corre anche il serio rischio di fenomeni di reazione sociale non sempre controllabili”. La prima Festa dei Popoli (Una sola Famiglia Umana) vuole, pertanto, essere un’occasione di incontro tra diversi gruppi di immigrati presenti in città, sensibilizzazione delle istituzioni, delle associazioni e dei gruppi sul fenomeno globale dell’immigrazione/dell’integrazione e di sviluppo di una rete stabile con il mondo delle associazioni e delle istituzioni civili ed ecclesiali che lavorano per i migranti e non solo, per costruire una comunità armoniosa, in cui ogni persona si senta accolta e valorizzata per quella che è, qualunque origine abbia, col rispetto della propria cultura. Sarà un presidio di accoglienza e solidarietà. La manifestazione, aperta a tutto il territorio, si svolgerà il 16 giugno nell’area antistante la Casa degli Angeli di Papa Francesco, in Via San Gabriele, a Campobasso, dalle ore 16 alle ore 23.
Il programma di massima è il seguente:
ore 16 – 17 : Accoglienza, Confronti e Presentazione Etnie
ore 17- 18 : Testimonianze e riflessioni sulle cause delle migrazioni e buone prassi
ore 18 19 : Momento di Preghiera
ore 19 – 23 Agape fraterna
All’interno della Festa saranno effettuati laboratori e animazione per bambini, e saranno evidenziate buone prassi di integrazione ed accoglienza realizzate sul territorio.