Il Molise “vola” negli Stati Uniti, a Washington, per fare marketing e si prepara a sborsare ben 133mila euro in qualità di “Regione d’Onore” per l’Italia, nell’ambito delle iniziative legate al 44esimo anniversario della fondazione NIAF (The National Italian American Foundation). E’ il frutto della delibera n. 90 del 2019 (e approvata il 25 marzo scorso) attraverso la quale la Giunta regionale, senza procedura di evidenza pubblica, ha stanziato tale importo nell’ambito delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 in favore della NIAF, associazione di italiani d’America per “lo sviluppo e la valorizzazione del turismo e dei rapporti economici e culturali tra Italia e USA”. A cosa serviranno queste risorse? Secondo quanto affermato dal consigliere regionale Angelo Primiani, che ha denunciato la questione con un lungo post su Facebook, vi rientrerebbero una serie di azioni di marketing con la realizzazione di uno spazio Expo per le aziende e i prodotti molisani, incontri B2B tra imprenditori, la partecipazione ad una cena di gala con tavolo “vip”, viaggi di istruzione per giovani ragazzi meritevoli e la partecipazione a un “Vip Cocktail” per i rappresentanti della Regione Molise in visita ufficiale nella capitale americana. Per quanto tale iniziativa possa contenere anche azioni producenti e interessanti per il futuro di imprenditori ed enti molisani, è vero però che il “Molise che incanta” – così si chiama l’azione di promozione nel Patto di Sviluppo – arrivi ad incantare sia per la cifra stanziata che per alcune voci contenute di cui forse si poteva fare a meno. Nel 2018 la Puglia – che non è certo il Molise per grandezza e densità demografica – aveva previsto 90mila euro come budget per tale iniziativa. La Regione Molise, invece, evidentemente anche per approfittare di occasioni come queste, uscendo dai confini nazionali, si è presa il largo, non rinunciando manco alla cena di gala con le autorità statunitensi. Senza considerare che di un piano di spesa dettagliato neanche l’ombra. In ogni caso, fosse anche tutto necessario (dal momento che ci si aspetta riscontri, e anche forti, da appuntamenti come questo), come mai per una presenza a Washington spuntano fuori i soldi mentre non si trovano 20mila euro per formare nuove guide turistiche per quei visitatori che già vengono in Molise? “In un tale contesto – commenta Primiani – ancora una volta ad essere penalizzati sono gli operatori della cultura e del turismo, i giovani professionisti in cerca di occupazione nell’industria culturale e tutti quei Comuni che, per veder finanziati i propri progetti, devono partecipare ad avvisi pubblici che creano una platea di scontenti sicuramente maggiore rispetto a quella dei ‘soddisfatti’.” Sensa considerare che la regione è alle prese con i soliti problemi infrastrutturali, con stakeholders, investitori e visitatori talvolta scoraggiati da viaggi lunghi e non convenienti. Sarebbe ideale risolvere ed investire prima sui problemi interni, altrimenti gli eventi di vetrina resteranno tali, accontentando (forse) poche imprese che avranno strappato contatti con aziende estere, lasciando il Molise al suo inevitabile destino, una terra in cui tanto si parla ma poi sembra che non si faccia mai niente.
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