Con l’arrivo della stagione estiva e con le alte temperature, si ripropone il problema degli incendi boschivi che anche negli anni passati, ed in particolare nel 2017, ha colpito il Molise provocando ingenti danni ambientali, distruggendo habitat e pregiudicando la funzione protettiva del bosco, oltre che rappresentando un grave pericolo per l’incolumità pubblica. Nel corso del 2017 sono andati in fiamme nella Regione Molise ben 807 ettari di superficie, boscata e non, per un totale di 115 eventi di cui 63 nella provincia di Campobasso ed i restanti in quella di Isernia, distribuiti. Nel 2018 si è registrata una drastica riduzione del fenomeno con una flessione del 93% del numero di eventi rispetto all’anno precedente, accompagnata da una ancora più evidente contrazione della superficie complessiva percorsa dal fuoco (98% in meno)”. Tuttavia i numeri incoraggianti non consentono di abbassare la guardia: le previsioni per i prossimi mesi in termini di andamento climatico e le attuali condizioni generali di sviluppo vegetazionale sono tali da consigliare ad ogni modo di tenere alta l’attenzione. L’Arma dei Carabinieri, soprattutto con la sua componente Forestale, ha predisposto e avviato un dispositivo di prevenzione, finalizzato a contenere il fenomeno, di contrasto verso le condotte illecite, di natura dolosa o colposa causa degli incendi boschivi, per tutto il periodo di stato di massima pericolosità per tali eventi. Un attento dispiegamento di forze specializzate, quindi, per il monitoraggio delle aree più a rischio o più sensibili al fenomeno, a tutela di un patrimonio che costituisce una risorsa territoriale non solo di tipo produttivo, ma anche ludico-ricreativo, naturalistico-paesaggistico, culturale e scientifico di primaria importanza. Dall’inizio dell’anno sono già stati effettuati, per la sola provincia di Campobasso, 75 controlli mirati che hanno portato a sanzionare amministrativamente 9 persone. Ma molto possono fare, nella prevenzione degli incendi boschivi, anche l’educazione ed il senso civico del singolo cittadino che attraverso l’osservanza delle norme nazionali e locali e l’adozione di tutte le cautele necessarie, può scongiurare l’innesco di incendi: evitare l’accensione di fuochi entro il limite di 200 metri dall’estremo margine del bosco, evitare l’abbruciamento di residui vegetali o limitarlo, nei periodi al di fuori di quello di massima pericolosità, a piccoli cumuli ed in spazi puliti ed isolati da altra vegetazione operando sempre in presenza di altre persone e sorvegliando costantemente la zona sino al completo spegnimento del fuoco, evitare di fumare nei boschi e nelle strade e sentieri che li attraversano, avvisare prontamente le Autorità in caso di avvistamento di focolaio, eccetera. La violazione delle norme oltre a comportare sanzioni amministrative importanti, può determinare l’incriminazione per il reato di incendio boschivo punito, ai sensi dell’art. 423 bis del Codice Penale, con la reclusione da 1 a 5 anni, se colposo, e da 4 a 10 anni, se doloso.
Carabinieri Forestali, campagna informativa contro gli incendi boschivi. I numeri degli interventi e le sanzioni
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