E’ trascorso oltre un mese dalla richiesta formale di incontro che la Cgil Abruzzo Molise, unitamente alle rispettive categorie dei metalmeccanici e dei trasporti, ha indirizzato alle Istituzioni regionali di Abruzzo e Molise in merito alle problematiche concernenti la mobilità dei lavoratori pendolari che operano nella zona industriale della Val di Sangro, ma soprattutto sono trascorsi oltre tre mesi da quell’8 aprile, giorno in cui, prima ancora di iniziare, è miseramente fallito il progetto “ultimo meglio” ideato e promosso nel tentativo di coordinare il trasferimento dei lavoratori nelle diverse fabbriche del distretto mediante l’utilizzo di apposite navette. Da quel giorno e quindi da circa quattro mesi, gli operai pendolari che operano nel nucleo industriale di Atessa e, in modo particolare coloro che provengono dalle regioni limitrofe (Molise – Puglia) e che operano in aziende diverse dalla Sevel, sono stati privati di un legittimo servizio pubblico e costretti conseguentemente ad utilizzare i propri mezzi privati per il tragitto casa – lavoro, sobbarcandosi peraltro ingenti costi aggiuntivi. Al di là del citato progetto “ultimo meglio” come detto fallito a causa dei problemi registrati sul coordinamento degli orari di percorrenza e di attesa dei mezzi di trasporto, è bene rammentare che la vicenda si è acuita in conseguenza di un annoso contenzioso sorto tra la Regione Molise e una società concessionaria di trasporto e con la decisione improvvisa ed unilaterale da parte di quest’ultima, di sopprimere le fermate dislocate presso le ulteriori aziende dell’area industriale, limitandosi pertanto a garantire la sola fermata ubicata davanti allo stabilimento Sevel. La notizia della convocazione per domani di un tavolo istituzionale promosso dalla Regione Molise e dall’Assessore ai trasporti Vincenzo Niro con la disponibilità del Comune di Atessa (che ospiterà l’incontro) allo scopo di trovare unitamente alle aziende di trasporto molisane (anch’esse formalmente invitate) una soluzione a questo grave problema, è indubbiamente apprezzabile anche se avremmo auspicato sin da subito un coinvolgimento diretto nella discussione anche delle stesse Istituzioni regionali abruzzesi, in quanto come è noto, le problematiche connesse al trasporto dei pendolari nella zona industriale della Val di Sangro, non sono circoscritte unicamente alla vicenda sopra esposta, ma interessano anche altri significativi aspetti comuni alle due Regioni quali la qualità del servizio, la condizione dei mezzi di trasporto, la sicurezza delle fermate e il sistema tariffario. Le organizzazioni sidacali espressione della Confederazione e delle categorie dei metalmeccanici e dei trasporti della Cgil, unitamente alla RSA Fiom Cgil, esprimono tuttavia soddisfazione per la convocazione e auspicano che dalla stessa possano finalmente arrivare quelle risposte e quelle soluzioni concrete in grado di ripristinare quel diritto alla mobilità da garantire a tutti i lavoratori che prestano servizio nella zona industriale della Val di Sangro.
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