“Sin dal nostro insediamento nel CdA Finmolise, è apparsa subito evidente la difficoltà di operare al meglio delle nostre capacità e competenze professionali, nell’unico interesse della società e delle imprese molisane, stante la divergenza di vedute con i vertici della Regione Molise sulla necessaria condivisione di una strategia programmatica”. E’ quanto chiariscono il presidente Mena Iapalucci e il consigliere Giovanni Leva, dimissionari, dopo la conferenza stampa tenuta a Palazzo Vitale dal governatore Toma che aveva definito un “atto dovuto” il passo indietro del cda alla luce di un provvedimento di nomina fatto da Paolo Frattura e consideato illegittimo dal nuovo governo regionale. “Questa situazione ci ha costretti ad assistere, spesso impotenti, alle varie dinamiche politiche, senza possibilità di esercitare appieno le nostre funzioni amministrative, che ci competevano in qualità di organo tecnico e non politico. Per cui, nell’ultima assembla dei soci, onde evitare il protrarsi dell’empasse che da troppi mesi sta limitando l’azione di Finmolise in favore del sistema imprenditoriale molisano, abbiamo aderito alla richiesta del Governatore Toma di rimettere i nostri incarichi e consentire, così, il rinnovo del Consiglio di Amministrazione. Consapevoli, altresì, di rinunciare anche ad altri due anni di indennità, che avremmo potuto comunque continuare a percepire se avessimo portato avanti il ricorso amministrativo da noi avviato, in seguito all’atto della Giunta regionale per l’annullamento delle nostre designazioni. Ripetiamo, nell’unico interesse della società e di tutti coloro che possono e devono beneficiare dell’operato della Finmolise. Una società strategica per il tessuto economico e produttivo del Molise, che al contrario di quanto avvenuto fino ad oggi, deve essere messa nelle condizioni di sostenere ed accompagnare le imprese nel loro percorso di crescita in favore dell’economia regionale. Ringraziando tutta la struttura per la collaborazione, la disponibilità e professionalità dimostrata in questo anno, auspichiamo, infine, che la nuova governance sia messa in condizione di lavorare serenamente e proficuamente e sia in grado di valorizzare a pieno le potenzialità inespresse della Finmolise”.
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