La banca Bper lancia un progetto di inserimento ed accessibilità finanziaria per soggetti ipovedenti o non vedenti, attraverso strumenti di differente natura, finalizzato a rendere fruibili ad essi i servizi finanziari disponibili. Difatti, vengono immessi sul mercato non solo carte di pagamento dotate del carattere Braille, ma anche appositi software capaci di leggere “ad alta voce” quanto scritto su display o monitor. In relazione alla prima innovazione, l’istituto di credito dagli inizi del 2019 ha provveduto ad emettere carte di credito, carte di debito e carte prepagate ad hoc per la suddetta clientela, individuate rispettivamente a mezzo delle lettere C, D e P sopraelevate e, pertanto, facilmente riconoscibili a chiunque presenti una disabilità visiva più o meno grave. Si tratta del frutto della fortunata collaborazione tra Bper, Unione Italiana Ciechi e la società Idemia Italy, laddove il primo soggetto si è occupato della gestione della moneta dal punto di vista finanziario, il secondo ha partorito l’idea ed il terzo ha fornito supporto meccanico e tecnologico. Invece, quanto ai software all’avanguardia, sono stati prodotti i cosiddetti screen reader, aventi come detto lo scopo di porre a conoscenza i soggetti di quanto leggibile solo da display, oltre che appositi strumenti online che invece consentono ai non vedenti di eseguire operazioni bancarie di vario genere (tra cui, bonifici o ricariche), in mancanza dei quali sarebbero certamente impossibilitati. In questo modo, viene recuperata l’autonomia e l’autosufficienza finanziaria di questa importante fetta di clientela, ma ciò rappresenta certamente il primo passo di quello che si auspica possa essere un lungo cammino. Non a caso, l’istituto di credito Bper ha recentemente aderito ad un Protocollo, già precedentemente sottoscritto dall’Associazione Bancaria Italiana, dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, nonché dal Consiglio Nazionale del Notariato, ideato per concepire nuovi espedienti per facilitare l’accesso al credito, tra cui si annoverano le audioguide associate ai Pos bancari ovvero da installarsi presso gli sportelli Atm, nonché dei sistemi tali da agevolare questi soggetti nella consultazione della documentazione cartacea nella fase precontrattuale. La speranza è che tali iniziative vengano assunte anche da altri colossi bancari, di modo da consentire anche ai non vedenti e agli ipovedenti di fruire di mezzi di pagamento più vantaggiosi, tanto dal punto di vista operativo quanto da quello economico. Tra le carte di pagamento che oggi sono maggiormente utilizzate in Italia ci sono ad esempio le carte prepagate emesse da Banca Sella, Hype Start e Hype Plus (per approfondire costi, vantaggi e opinioni su Hype Plus: http://www.cartedipagamento.com/hype-plus.htm) caratterizzate dalla possibilità di poter gestire i propri risparmi direttamente online da pc oppure tramite app direttamente dal proprio smartphone o tablet, senza quindi doversi necessariamente recare presso una filiale.
Accessibilità finanziaria per non vedenti, carte prepagate e di credito ad hoc. Il progetto della Bper
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