Il Tar Lazio ha annullato la nomina del magistrato Isabella Ginefra a Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Larino. La sentenza n. 10228/2019, emessa dai giudici amministrativi il 1 agosto, rende nulla la deliberazione del Csm fatta il 12 settembre del 2018, che aveva permesso al pm di insediarsi presso la Procura frentana lo scorso novembre. La dottoressa Ginefra, prima di Larino, ricopriva il ruolo di sostituto procuratore a Bari. Il collegio della Prima Sezione del Tar Lazio ha accolto il ricorso di uno dei partecipanti al bando di concorso pubblicato dal Csm il 6 dicembre 2017 per l’assegnazione di uffici direttivi vacanti, fra cui vi era anche la dirigenza della Procura di Larino, e a cui aveva preso parte anche la dottoressa Ginefra. Come si legge nel provvedimento, uno dei presupposti da rispettare era che “alla data fissata dal presente bando per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso, il magistrato deve avere partecipato al corso di formazione per aspiranti dirigenti […] ovvero aver presentato la domanda di partecipazione al corso contrassegnando l’apposita casella inserita nel modello di domanda”. I giudici del Tar non solo avrebbero accertato che la Ginefra non aveva ancora conseguito il corso, ma hanno ritenuto che la clausola del bando vada annullata nella seconda parte, ossia dove prevede l’ammissione anche di coloro che hanno presentato domanda di partecipazione al corso, senza averlo quindi ancora conseguito, per evitare rallentamenti alla procedura selettiva.
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