Un turista lascia Termoli, imboccando la Bifernina, e nota al primo cartello stradale utile che mancano 52 chilometri a Campobasso, ma al bivio successivo si accorge che il capoluogo ora dista 60 chilometri. C’e qualcosa che non va, pensa fra sè. Avrò letto male o forse ho sbagliato strada. Nè l’una, nè l’altra ipotesi. La Statale è dritta e non c’e possibilità di sbagliare e il turista non soffre di miopia. È l’assurdo quiz dei cartelli di indicazione sulla SS647, noto a tantissimi molisani ormai da anni e che ha sicuramente lasciato qualche perplessità in molti automobili e camionisti per i quali questa regione è stata solo una meta di passaggio.
Eppure, nonostante l’errore dei chilometri sia da tempo evidente nessuno degli organi competenti ha mai provveduto ad applicare la correzione. In particolare in direzione Campobasso al bivio per Guglionesi il capoluogo dista 52 chilometri, ma a quello successivo – per Larino – il percorso viene “ricalcolato” in 60 chilometri. Finito? No. Perchè, proseguendo ancora, al bivio per la diga del Liscione si “torna”a 52 chilometri. Qual è insomma la stima reale? Nulla di grave, non si tratta certo di una indicazione di direzione errata, ma è pur sempre una informazione sballata che ha generato l’ironia di chi quella strada la percorre da sempre. La Bifernina comunque non è l’unica strada in cui si registrano paradossi di questo tipo. Uno dei più eclatanti si può notare sulla Fondovalle del Trigno e lungo il percorso che porta a Trivento. Sulla Statale i cartelli all’altezza del bivio indicano che per Trivento mancano 10 chilometri, ma dopo alcune centinaia di metri, una volta imboccata la strada per il comune, si può notare come la distanza si sia addirittura dimezzata. Anche in questo caso Campobasso deve fare la sua bizzarra comparsa. Per il capoluogo, informa il cartello, mancano 40 chilometri ma dopo circa mille metri di percorrenza il conteggio è salito a 44 mentre Trivento invece che perderlo ha “guadagnato” un chilometro. L’importante comunque è imboccare la via giusta, la matematica non è un opinione e in questo caso la lasciamo ai soggetti competenti che forse un giorno si ricorderanno di correggere le cifre senza senso.