Riceviamo e pubblichiamo la nota del Comitato “Bambini scuole elementari” di Montenero di Bisaccia, che denuncia i mancati controlli strutturali alla scuola di piazza Libertà a un anno dalla forte scossa di terremoto che ha colpito il Basso Molise. Controlli, sottolinea il Comitato, che dovevano essere effettuati entro fine 2018 e di cui invece a circa un mese dall’apertura delle scuole non si hanno più notizie.
“È trascorso un anno esatto. Sono le 23:48 del 14 agosto 2018 ed essere svegliati nel cuore della notte da un forte boato, non è certamente una cosa bella, tutto che ti trema attorno, ti spaventa, altroché se ti spaventa. Ti fiondi in camera dei tuoi figli, li strappi dalle braccia di Morfeo, spaventato cerchi la via di uscita più breve per raggiungere l’esterno. In quegli attimi non pensi a nulla, reagisci d’istinto e speri che anche questa volta vada tutto bene. Poi, quando il cuore ti ridiscende dalla gola e cerchi apparentemente la normalità rientri in casa e accendi la tv, per sapere le notizie di quella “briscola”, dove e cosa sia successo. La notte la passi sul divano, con la porta di casa spalancata, un borsone pronto e allontani il sonno, sei pronto a “scattare” nuovamente se ce n’è bisogno. Il giorno dopo, 15 agosto, giorno di festa, di allegria, di spensieratezza, di amici, tenti di archiviare quella brutta esperienza, anche se dentro di te quegli attimi sono ancora vivi. Trascorri il Ferragosto e… anche il 16, fai finta che tutto sia rientrato nella normalità, ti siedi a tavola a cena con la tua famiglia, eviti di guardare i TG per evitare che le notizie possano far riaffiorare il ricordo di quei brutti momenti nella testa dei tuoi bambini e invece… il “MOSTRO” si ripresenta ancora una volta, con una SCOSSA ancora più forte! …5,9, 5,6, poi alla fine l’ INGV “proclama” il 5,1, un’altra bella botta, la sentono a Napoli, Roma, Ancona e Foggia! La notte non dormi nuovamente, la passi fuori e hai tempo di pensare; pensi che tra meno di un mese i tuoi figli dovranno rientrare a scuola, quella scuola che dovrebbe essere il loro luogo sicuro, e invece sai benissimo che quell’ edificio, costruito negli anni 50 è simile a quella di San Giuliano di Puglia. Il giorno dopo i primi messaggi, genitori che cominciano a chiedersi se la scuola di Piazza della Libertà è sicura, se almeno ci sono le “carte apposto” per avere quel minimo di sicurezza per mandare i figli a scuola. “Ci vuole un incontro con il Sindaco…” alcuni genitori premono per sapere se almeno i controlli, prima di rientrare, ci sono stati; qualche genitore invece vuole il certificato di agibilità, lo vuole vedere con i propri occhi; qualcun altro addirittura minaccia di chiamare il programma televisivo “Striscia la Notizia”! Si cercano semplicemente le rassicurazioni da chi è preposto a farlo.
Il Comitato “BAMBINI SCUOLE ELEMENTARI” richiede un accesso agli atti dei documenti delle scuole e soprattutto richiede un incontro con il sindaco… i genitori vogliono guardarlo negli occhi quando parla della situazione della Scuola di Piazza della Libertà. Il 10 settembre 2018 il sindaco accorda l’incontro, ma nn si aspettava una folla tanto gremita di genitori, tanto è che dalla “tavola rotonda” dei piani alti del Comune, ci invita a raggiungere la Sala Consiliare (piena!)… “in verità nn mi aspettavo tutta questa gente, ma solo una delegazione di genitori…” (cit.). Eh no! L’argomento è delicato, tutti avevano voglia di sentire con le proprie orecchie. Durante l’incontro, anche alla presenza del ns. Avvocato Perazzelli Carmela, il sindaco e il capo dell’ufficio tecnico assicuravano che entro novembre, massimo dicembre (dell’anno scorso), si sarebbero fatti i controlli approfonditi strutturali e strumentali dell’edificio (che tra l’altro noi del Comitato chiediamo da tempo), con dei fondi che sarebbero arrivati dal Ministero con un Decreto ad hoc. Ad oggi, dopo un anno esatto da quelle scosse ancora il nulla! Nessuna prova strutturale, nessuna rassicurazione. Tra meno di un mese la scuola riaprirà le porte per un nuovo anno scolastico, e siamo di nuovo punto e a capo! Riaffioreranno le solite preoccupazioni e molti seguiranno le orme di altri genitori che nello scorso anno, hanno deciso di iscrivere i propri figli nelle scuole vicine di San Salvo e Vasto. Invece a chi decide di restare non resta che rimanere con il fiato sospeso, sperando che il peggio non accada“.