Importante visita ieri al Museo Winterline Venafro da parte di due esponenti americani dell’associazione “US War Memorials overseas”, un’associazione che si occupa di riconoscere e catalogare, in un apposito database, i luoghi e i monumenti, meritevoli di menzione, che ricordano il sacrificio americano nelle guerre oltre oceano. I due esponenti, Angelo de Cecco, italo americano ed ufficiale in pensione, e John Dewing, veterano del Vietnam insignito della Bronze Star, hanno potuto visitare il Museo Winterline Venafro accompagnati da Luciano Bucci e Donato Pasquale. Tale visita, programmata da tempo e derivante da una serie di informazioni e valutazioni preliminari necessarie ad ottenere il “consenso” a far parte di tale database, ha lasciato i due americani letteralmente esterrefatti di fronte all’incredibile collezione esposta e alla fantastica ricostruzione storica degli ambienti. Bucci ha così dichiarato: “Essere ufficialmente inseriti tra i “siti della memoria” americani ci riempie di orgoglio. Le nostre cooperazioni internazionali, con Francia, Canada ed ora Stati Uniti, sono la dimostrazione della nostra importanza e capacità didattica ed esplicativa sui temi della seconda guerra mondiale nel nostro territorio. Dispiace che questa importanza stenta ad essere realmente compresa in loco dove, a volte, veniamo relegati o paragonati, complice anche alcuni disinformatori, a semplice “mostra” o “esposizione di oggetti”. Sono sicuro comunque che questo risultato, unito anche alle nuove collaborazioni che stiamo instaurando con la Polonia e con la nostra Sovrintendenza e Polo Museale dei Beni Culturali, un giorno porteranno al nostro riconoscimento ufficiale, da parte della comunità tutta, come museo, parola che, spesso abusata, differenzia la semplice “esposizione di oggetti”, che noi non siamo, dall’esperienza completa e didattica a 360 gradi che offriamo”. Il Museo Winterline di Venafro annovera la più grande collezione locale di oggetti, originali e recuperati nelle aree delle battaglie in decine di anni di ricerche, alcuni dei quali rari e di importanza storica elevata. La stessa è esposta e visitabile in un percorso di 350 metri quadrati completamente filologico e contestualizzato cronologicamente e geograficamente su fatti realmente accaduti sul territorio.
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