Rifiuti abbandonati, spuntano water e materassi. Cittadini “armati” di guanti puliscono i loro borghi. FOTO

L'anteprima di Puliamo il Mondo

Si è conclusa l’anteprima Puliamo il Mondo in Molise nei comuni del Fortore Gambatesa e Tufara che ha visto protagonisti i cittadini “armati” di guanti per ripulire i loro borghi. “Quest’anno abbiamo accolto l’appello di due borghi che hanno voluto anticipare l’appuntamento di Puliamo il Mondo per coinvolgere quanti più cittadini possibili – spiega Manuela Cardarelli, Presidente Legambiente Molise. – Non solo residenti abituali ma anche coloro che dimorano nei piccoli borghi nel periodo estivo. L’intento è quello di sensibilizzare tutti al fine di far comprendere che un paese più pulito è più bello e più vivibile”.

GAMBATESA. UNA GROTTA TORNATA IN VITA

Si sa, Gambatesa è famosa per il castello che padroneggia la piazza del borgo antico e che, imponente, si scruta sin dalla fondovalle. Pochi però sanno che proprio nella parte retrostante del monumento ci sono delle casette, oggi per lo più disabitate e quindi destinate all’abbandono. Tra queste casette sorge una grotta, una di quelle in tufo, antica, non atrofizzata abbastanza ma sita in un sottoscala di una casa. Ce ne sono diverse in questa zona, una volta erano utili per conservare le scorte, vino o salsa, perché fresche in estate e in inverno.

“Eravamo a fare una passeggiata nel paese e ci siamo accorti di questa grotta, piena di rifiuti – ci spiega Pietro, cittadino e volontario. – Così abbiamo deciso di coinvolgere l’amministrazione e capire come liberarla”. Bottiglie di plastica, un baule con una rete da pesca, materassi, persino un water è stato rinvenuto. Un lavoro attento e meticoloso di circa 30 ragazzi che, rimboccandosi le maniche, hanno deciso di portare a nuova vita la grotta. Il Comune ha avviato il percorso della raccolta differenziata da un paio di anni.

“Il nostro obiettivo è superare l’80% come in tanti comuni molisani, non è impossibile – commenta Tommaso Corvino, consigliere delegato all’ambiente. – Bisogna costantemente richiamare l’attenzione sull’importanza della separazione dei rifiuti e sul loro riciclaggio. Questo sarà possibile attraverso un’oculata campagna di sensibilizzazione, come abbiamo già fatto con questa giornata”. I rifiuti infatti sono stati poi trasportati nell’isola ecologica al fine di collocarli negli appositi contenitori. La missione è stata compiuta dai ragazzi gambatesani che hanno festeggiato l’obiettivo con un pranzo ai piedi del castello, in chiave “plastic free”.




TUFARA. LA RIGENERAZIONE URBANA LA CHIAVE DEL SUCCESSO.

Nel paese del Diavolo, qualcosa sta cambiando dal 2013, quando un gruppo di ragazzi quell’estate decidono di rimboccarsi le maniche e di rigenerare una parte del borgo a suon di “arte”. Ogni anno vengono ripulite le aiuole della piazza e l’appello accolto da Legambiente calza a pennello con il lavoro fatto negli anni. Difatti, l’azione principale effettuata dai volontari di Legambiente, di MUVT, del Comune e delle due associazioni che hanno accolto l’invito, ACR Giovane Tufara e Assocazione Il Diavolo, è consistita nella messa a dimora di piantine floreali e di un albero, quale segno di speranza in un futuro più attento all’ambiente circostante, nella piazza Largo del Carmine dove è sito il monumento dei Caduti.

Puliamo il Mondo è però anche rigenerazione urbana e da anni l’associazione ambientalista sposa il lavoro ad arte dei ragazzi del paese che con amore e dedizione tentano di farlo vedere con occhi diversi. Quest’anno anche a Tufara è sbarcata l’arte del knitting, un’arte antica oggi rivisitata e fatta amare da ogni generazione. Le panchine sono state sempre il punto di inizio per i ragazzi che negli anni le hanno ripulite dalla ruggine e ridipinte. “Siamo partiti dalla panchine perché sono quelle inevitabilmente più utilizzate da tutti, poi abbiamo proseguito con i murales, un mosaico nella loggetta della piazza, le azioni di pulizia nel paese non sono mai mancate, fino ad arrivare quest’anno a progetti sempre più ambiziosi – spiega Adolfo Marino, Presidente Associazione MUVT. – Abbiamo realizzato la panchina così decorata per coinvolgere anche le donne del paese ma molto altro abbiamo in mente”.

Difatti, quest’anno una di queste, sita nella parte bassa del borgo, dove nel 2017 è stato realizzato un murales che vede ritratta una delle anziane signore dedita a realizzare una coperta per l’inverno, è stata ricoperta dai famosi quadretti tanto da rendere quel dipinto veritiero. Sembra quasi che, una volta lì davanti, si possa ascoltare il rumore degli uncinetti che sferruzzano e ci si possa scaldare con quei colori vivaci ed allegri. “La collaborazione con MUVT è nata sin da subito. Quest’anno, coinvolgendo le donne del paese, hanno realizzato un’opera d’arte” commenta il primo cittadino, Gianni Di Iorio. “I lavori dell’estate non sono terminati. Difatti i volontari dell’associazione, dall’inizio dell’estate, stanno realizzando un mosaico da affiggere in una scala del centro del paese che porta al castello. Quest’opera completerà il lavoro di rigenerazione urbana ma dovremmo aspettare la prossima estate per scoprire cosa hanno ancora in serbo i volontari di MUVT”.



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