Nella prima giornata della decima assemblea Anci Giovani organizzata ad Olbia e svoltas ieri si è parlato di come e perché ideare programmi amministrativi che consentano di giungere ad un’Europa e un’Italia più verdi. All’interessante tavola rotonda è stato invitato a partecipare anche il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, insieme a diversi colleghi sindaci, manager ed esperti del mondo accademico della ricerca e del sociale. Si è parlato di ambiente, di sviluppo sostenibile e di mobilità e a tal proposito il sindaco di Campobasso ha potuto fare riferimento al sistema di mobilità e parcheggi ad uso del centro storico che verrà realizzato grazie al CIS e con il quale, in futuro, sarà finalmente possibile liberare il borgo antico di Campobasso dalle auto. “Campobasso ha le potenzialità per primeggiare a livello nazionale nelle classifiche della qualità della vita e della sostenibilità urbana – ha dichiarato Gravina, presentando la situazione della città capoluogo di regione. – La nostra città patisce da decenni un sistema di mobilità urbana del tutto inadeguato alle esigenze e alla fisiologica evoluzione della città. Un sistema da cui è derivata la cattiva abitudine di spostarsi, anche per brevi tratti, esclusivamente a bordo delle automobili private, determinando livelli di traffico ed inquinamento, oltre a problemi di parcheggio, decisamente insostenibili.
Cambiare questo paradigma, oramai culturale, resta tra i più ambiziosi ma anche complicati obiettivi per un’amministrazione che miri ad innalzare i livelli di sostenibilità urbana attraverso la drastica riduzione del traffico automobilistico. Per invertire la rotta è necessario uno sforzo da parte di tutti. L’amministrazione comunale può tracciare la linea ma senza l’impegno e la collaborazione della cittadinanza l’impresa diventa ardua – ha aggiunto Gravina. – Il verde pubblico deve essere considerato come una vera e propria “infrastruttura di salute pubblica”, da proteggere e migliorare, prevedendo opportuni investimenti economici.” Nell’Assemblea di Olbia si è deciso di porre l’attenzione sugli aspetti di competenza degli Enti locali nella programmazione degli interventi per raggiungere l’obiettivo di una Europa ed una Italia più verde, accendendo un faro in particolare sulla dimensione culturale, decisiva per l’Italia e non a caso definita quale tema unificante nel documento nazionale di orientamento della nuova programmazione. “Cultura e patrimonio culturale costituiscono un grande asset nazionale che unifica le potenzialità di tutti i territori – ha ribadito Gravina. – Le risposte da dare per consolidarlo devono andare in direzione di un’attivazione del capitale culturale territoriale, di un innesco di economie collegate ai settori culturali e creativi, dell’inclusione dei cittadini nei processi di crescita culturale.”