L’allagamento del piano interrato nel lotto E del cimitero di Campobasso, a seguito del maltempo di fine agosto che ha costretto il Comune a disporre il trasferimento di 32 salme in loculi del piano superiore, sarebbero da attribuire alle tecniche di realizzazione dell’edificio. E’ quanto sostenuto dal sindaco Gravina che questa mattina, in Consiglio comunale, ha risposto all’interrogazione sullo stato attuale del cimitero comunale e sulle verifiche delle responsabilità emerse per quanto accaduto lo scorso 31 agosto. “A causa del maltempo ed in particolare di precipitazioni meteoritiche di particolare intensità – ha spiegato Gravina – il giorno 31 agosto, dopo l’ennesimo allagamento dei locali interrati riguardanti il costruendo lotto E veniva disposta, con ordinanza n. 22, l’estumulazione delle 32 salme e la loro successiva tumulazione nella parte superiore dello stesso edificio. Dai primi accertamenti effettuati ed ancora in corso di definizione, le responsabilità sembrano possano attribuirsi alle tecniche di realizzazione del predetto lotto E, responsabilità che comunque sono in corso di contestazione e verifica. Infatti, dopo aver effettuato un sopralluogo ed aver rilevato importanti ed evidenti infiltrazioni di acqua lungo tutte le pareti del manufatto, ivi compresi i loculi non ancora occupati, si disponeva l’immediata traslazione delle 32 salme ivi insistenti posto che era facilmente prevedibile che anche i loculi occupati fossero stati interessati dall’allagamento accertato visivamente. Gli interventi sono stati realizzati e curati dalla D.R. Multiservice, azienda specializzata nel servizio ed autorizzata allo stesso senza il necessario ausilio di medico sanitario come peraltro accade in occasione delle estumulazioni ordinarie e straordinarie. La citata presenza di acqua facilmente visibile in tutti i locali interrati e la forte umidità presente, mi hanno indotto a disporre la traslazione in quanto i locali non potevano ritenersi idonei ad ospitare salme e conseguentemente garantire la necessaria sicurezza sanitaria, posto che i citati fenomeni si erano già ripetuti in altre due precedenti occasioni ovvero alla fine del mese di luglio. A conferma di quanto prevedibile con la normale diligenza, durante le operazioni di estumulazione, veniva accertata la presenza di acqua all’interno dei loculi. Si rammenta, inoltre, che gli allagamenti rendevano inidonea l’area anche per i visitatori, poiché la presenza di fango e di acqua non garantiva le necessarie misure di sicurezza. Quanto ai provvedimenti adottati, si è immediatamente disposto il blocco della libera vendita dei loculi invenduti oltre all’avvio di una istruttoria al fine di verificare la corretta esecuzione del progetto in ordine alle opere di contenimento e regimentazione delle acque. Si è in attesa di riscontro da parte della concessionaria Dondi s.p.a. Infine, per quanto concerne il cronoprogramma, la traslazione delle 32 salme si è conclusa il giorno 1 settembre, mentre da impegni formali assunti dalla concessionaria, intorno al 13 settembre dovrebbe prevedersi il libero accesso al piano superiore presso il quale sono ora ospitate le salme interessate dalla traslazione. Quanto ed eventuali responsabilità politico-amministrative, si sta procedendo alla verifica del progetto e della sua realizzazione, peraltro approvata dall’Amministrazione comunale, con delibera di G.C. n. 11/2017. In particolare, va ricordato che l’Amministrazione faceva richiesta alla Dondi s.p.a. di prevedere nel Progetto Esecutivo che si andava a redigere, il ricavo di loculi, su piano seminterrato o interrato, da offrirsi a costi economicamente meno onerosi, a favore di quelle famiglie aventi bassi potenziali di redditività, così come previsto tra l’altro, nel citato atto giuntale di questo Comune n. 38/2009 ed in data 27/06/2016 la Dondi provvedeva a presentare il Progetto Esecutivo del corpo E interessato dal citato allagamento nel piano interrato. Ne consegue che la scelta di realizzare i locali in oggetto è stata voluta e sostenuta dalla precedente amministrazione, autorizzando pertanto la summenzionata “variante” ragion per cui si lascia ad ognuno la valutazione circa le responsabilità politiche su quanto realizzato.”
Estumulazione salme, Gravina: “Possibili responsabilità nella realizzazione dell’edificio allagato”
Il caso del cimitero di Campobasso
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