Per la Giornata Europea delle Lingue, il Centro Europe Direct Molise della Provincia di Campobasso, punto informativo regionale sulle opportunità offerte dall’Ue, in partenariato con l’USR Molise e con le scuole coinvolte, con il patrocinio della Città di Campobasso e di quella di Termoli ha ideato “Parleuropa Molise 2019”, un format riconosciuto ed approvato dalla Commissione europea. Il primo evento si è tenuto a Campobasso questa mattina, in Piazza V. Emanuele e ha coinvolto in un “rally linguistico” gli studenti del Liceo G.M. Galanti e gli studenti degli Istituti Comprensivi del capoluogo. Presente all’evento anche il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale rimarcando l’importanza di una manifestazione come questa condivisa simultaneamente in ben 47 Stati europei.
“La parola è il mezzo di comunicazione più immediato ed efficace, sia in forma scritta che orale – ha dichiarato agli studenti Gravina – ma per farsi conoscere e per a nostra volta conoscere gli altri, non basta più semplicemente parlare utilizzando il proprio idioma, è necessario entrare in relazione con loro superando quelle barriere linguistiche che sono state troppo spesso causa di isolamento per intere popolazioni e comunità. La Giornata Europea delle Lingue rappresenta non tanto un evento celebrativo, ma un promemoria per le nuove generazioni e per noi che siamo chiamati come amministratori e docenti a prendercene cura, per sviluppare progetti di sviluppo interculturale che possano portare ad una più estesa e condivisa consapevolezza sociale sul senso dell’essere non solo italiani, inglesi, francesi, ma su cosa possa significare sentirsi europei.
Nello spirito stesso di questa giornata che vuole idealmente collegare e coniugare in un’unica dimensione temporale le diversità linguistiche che pure sono una ricchezza per la nostra Europa in termini di visione culturale complessiva – ha continuato Gravina – va incoraggiato l’apprendimento delle lingue durante tutto l’arco della vita, dentro e fuori la scuola. Il plurilinguismo, infatti, va coltivato a qualunque età perché è decisivo per un arricchimento culturale continuo. Più conosciamo gli altri nel loro modo di esprimersi e più siamo vicini a capirli e a farci capire per quello che siamo veramente. Parlarsi e capirsi sono le due azioni che portano nella vita di ogni persona, a qualunque età, nuove scoperte e possibilità.”