Trasporto pubblico, “frenata” sui rincari degli abbonamenti. Saranno rimodulati

Passa mozione in Consiglio regionale

“Cominciate a fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”. L’insegnamento di San Francesco d’Assisi, oggi più che mai, dovrebbe essere la lanterna che illumina la strada di chi, come noi, ricopre ruoli decisionali che si riversano sulla popolazione. Una popolazione che soffre. Perché non possiamo non considerare i dati: il Molise è la regione che, nella prolungata crisi, tra il 2007 e il 2014 aveva registrato un calo del valore aggiunto del 21%. Molto più che in Italia (-7,7%) e nel mezzogiorno (-12%). Era quindi doveroso, come classe politica, rimodulare l’aumento previsto sulle tariffe del trasporto pubblico locale per gli abbonamenti di studenti e lavoratori. Perché se è vero che da un lato tale aumento era necessario per raggiungere l’adeguamento, che in caso contrario avremmo pagato con mancati trasferimenti statali e quindi un aumento delle tasse, dall’altro lato è pur vero che il legislatore ha il dovere di preoccuparsi delle ripercussioni che tale necessità può avere sulle famiglie. E’ questo il senso che ci spinto a presentare la mozione, approvata da tutti in aula durante il consiglio regionale. Tanto si doveva ai cittadini molisani. Ma è ancora poco per chi si pone come obiettivo “l’impossibile”.

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