Confronto, approfondimento sui recenti studi relativi a povertà e immigrazione redatti dai CSV di tutta Italia, l’integrazione degli stranieri attraverso il volontariato. Questi alcuni dei momenti che hanno contraddistinto fin qui la XIX Conferenza nazionale di CSVnet, in corso a Trento da giovedì scorso e che si concluderà oggi domenica 6 ottobre. Grandi ospiti, come la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, o il direttore dell’Espresso, Marco Damilano, e più di 350 iscritti per un evento articolato in 4 plenarie e 10 gruppi di lavoro
‘La follia dei volontari – Pensare diverso, donare se stessi, cambiare il futuro’, il titolo della convention che si sta svolgendo al Grand Hotel di Trento, aperta dalla marcia in memoria delle vittime dell’immigrazione organizzata dal Cnca regionale. Innovazione tecnologica, le disuguaglianze, il volontariato che provoca e trasforma e la riforma del Terzo Settore sono gli altri temi dibattuti anche alla presenza del CSV Molise.
Il Centro di servizio per il volontariato sta partecipando alla manifestazione con i propri vertici e ha voluto cogliere quest’occasione per illustrare i risultati raggiunti nell’ultimo anno e i progetti in cantiere. «In Molise siamo circa 25mila volontari, il che ci pone ai primi posti in Italia», le parole di Piero Petrecca, consigliere regionale del CSV Molise e consigliere nazionale CSVnet, giunto a Trento col presidente Gian Franco Massaro. «Abbiamo portato la nostra testimonianza – ha proseguito – spiegando quanto le centinaia di associazioni del territorio e tutti gli enti del Terzo Settore ci vedano come un punto di riferimento. Ma abbiamo lanciato anche delle proposte, per far sì che il CSV Molise possa essere sempre più da monito, anche a livello nazionale, grazie alle iniziative che stanno prendendo vigore nell’ambito del volontariato. Parlo dei corsi di formazione, dell’attività di comunicazione all’esterno, delle consulenze che forniamo e di tutti quei servizi che sono a disposizione degli utenti». Ma l’obiettivo è rendersi sempre più visibili agli occhi dei volontari e dei cittadini. Per questo la conferenza di Trento è stata utile a ideare nuove metodologie di penetrazione sul territorio, oltre che a fare propri, per il CSV Molise, strumenti necessari alla sopravvivenza delle associazioni no profit.