Ore 16.30 A Palazzo San Giorgio è in corso il Consiglio monotematico sulla sanità, a cui hanno preso parte, oltre a sindaco, giunta e consiglieri comunali, anche associazioni cittadine, il dg Asrem Antonio Lucchetti, il consigliere regionale Quintino Pallante, il parlamentare Fabrizio Ortis e il commissario ad acta Angelo Giustini. Un confronto-scontro partito dalla mozione presentata dal Partito Democratico e altri consiglieri per capire il futuro della sanità, chiedere che venga restituita centralità all’ospedale Cardarelli e venga rafforzata la sanità pubblica. Nel corso della seduta si sono susseguiti gli interventi di Carolina De Vincenzo, presidente Ordine dei Medici di Campobasso, Aida Trentalance, portavoce del Coordinamento Comitati per la difesa della Sanità Pubblica, Clementina Porzio dell’associazione Pro Cardarelli, Alberto Cancellario a nome delle diverse associazioni di quartiere della città, il senatore del M5S Fabrizio Ortis, il Commissario Giustini, il consigliere Pallante, Italo Testa rappresentante del Forum a difesa della sanità pubblica.
Questa mattina, inoltre, l’ex presidente del Consiglio Comunale, Michele Durante, ha donato la sua fascia al nuovo presidente dell’assise, Antonio Guglielmi. Garantita condivisione e confronto con i rappresentanti delle istituzioni, i comitati e gli ordini professionali sulla bozza del Piano operativo straordinario 2019-2021, che sarà poi sottoposta all’esame dei ministeri della Salute ed Economia e Agenas. Questo il messaggio lanciato da Giustini ma la bozza per ora resta tale. “Impossibile dare dei contenuti – ha detto. – Il documento è compilato in più parti che devono essere completate anche alla luce del confronto col territorio“.
Pallante: “Molise merita riconoscimento dello statuto speciale”
“Accolgo con favore le parole del Commissario ad Acta per la sanità su un coinvolgimento della filiera istituzionale nella definizione del nuovo Programma operativo straordinario”. Lo ha detto il Sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Quintino Pallante, nel suo intervento. “Il Molise merita un’attenzione particolare e per le sue peculiarità meriterebbe il riconoscimento di Regione a statuto speciale. Se riuscissimo a far comprendere questo, avremmo risolto buona parte dei nostri problemi. Ribadisco che da parte del Governo centrale c’è bisogno di una visione non squisitamente numerica, altrimenti il Molise risulta perdente. Bisogna guardare avanti e non soffermarsi sulle cose passate e sulle quali non si può porre rimedio”.
Ortis: “Privato non può sostituire il pubblico”
“In Molise sulla sanità per troppi anni si è assistito ad una disarmonia tra settore pubblico e privato con quest’ultimo che ha fatto il bello e il cattivo tempo creando squilibri che hanno danneggiato il Servizio sanitario regionale, costantemente in difficoltà”. Sono le parole del senatore Ortis. “I Piani sanitari non devono essere qualcosa che si trova al di là della nostra comprensione e capacità di individuazione di quello che sta accadere, devono invece essere, almeno in parte, concordati con chi lavora nelle strutture preposte. La sanità non ha colore politico, spero che tutti insieme potremo garantire ai molisani una sanità di qualità pubblica, col privato pronto ad intervenire dove il pubblico non arriva in un lasso di tempo predefinito”
Lucchetti: “Problemi con burocrazia e reperimento personale. Molise merita sanità moderna”
“Viviamo un momento di fortissima transizione in quanto l’attuale Programma operativo fa riferimento a quello del 2015-2018 che aveva criticità collegate alla stesura, circa un anno e mezzo prima, non in linea con le esigenze di carattere assistenziale ed economico”, ha spiegato il direttore generale facente funzioni dell’Asrem Lucchetti. Rimarcato il lavoro fatto in questi anni con investimenti in attrezzature specialistiche così come la carenza di medici specialisti che non sempre riescono ad essere reperiti. Lucchetti ha poi sottolineato l’aspetto relativo ai tempi della burocrazia, che non si conciliano con quelli della sanità. “Non abbiamo trascurato nessuno, il Molise merita una sanità moderna, probabilmente negli anni passati si è pensato più al campanilismo che a fare una sanità regionale efficiente”.
Approvato l’odg. Gravina: “Priorità è soccorso veloce”
A termine degli interventi dei vari consiglieri di maggioranza e opposizione è intervenuto nel dibattito anche il sindaco Roberto Gravina che nel dichiarare il voto a favore suo e della maggioranza rappresentata dal MoviMento 5 Stelle, ha però voluto anche precisare: “Ho condiviso molto l’intervento della dottoressa Carolina De Vincenzo, presidente Ordine dei Medici di Campobasso, che al di là di qualche recriminazione sul passato, ha tracciato chiaramente il quadro delle responsabilità della politica nel tempo. La Regione Molise è stata influenzata per troppo tempo, in fase di scelte sanitarie, dalla politica e continua ad essere condizionata in questo senso. Tutti i discorsi qui fatti sono tutti giusti e sensati – ha commentato Gravina – ma mi sembra altrettanto interessante quanto detto dal consigliere Colagiovanni il quale teme che, per quanto ci sia buona fede e buone intenzioni, attraverso documenti come questo presentato oggi in Consiglio, anche mettendoci la buona volontà istituzionale, se non siamo attori in causa dal punto di vista decisionale non saremo comunque in grado di incidere sui futuri tanto desiderati cambiamenti. Quando dico che in questo testo proposto dal PD al Consiglio Comunale ci sono enunciazioni di principio giuste e doverose che però non apportano molto al dibattito in termini di risoluzioni dei problemi oggi ascoltati, non lo dico con nessuno spirito di contrapposizione, ma per chiarire che le azioni da compiere restano ancora altre. Intanto, come detto dalla stessa consigliera Salvatore, è stata di sicuro una buona cosa essere riusciti ad avere qui in aula tutte le parti in campo, compreso il commissario Giustini – ha riconosciuto Gravina. – Questa potrebbe già rappresentare un’indicazione positiva per il futuro, partendo dal fatto inconfutabile che quando non c’è pregiudizio tra chi è chiamato ad operare da tecnico, da politico o da associazione, per le soluzioni da studiare, forse il clima diventa se non altro più costruttivo e siamo tutti più pronti a metterci in ascolto. La politica ha dimostrato troppe volte di non operare con responsabilità quando si è parlato di sanità in questa regione ed ecco perché si è arrivati ai commissari, ai tecnici per natura, in questo settore. Del resto veniamo da anni di commissariamento esclusivamente politico che non hanno portato grandi benefici rispetto al presente, anzi. Nel concreto, al di là di quanto votato oggi, e in attesa di un documento da discutere, ovvero la bozza del P.O.S., io intanto punterei sull’individuazione di cose concrete da realizzare per migliorare ciò che abbiamo e in quest’ottica un sistema di soccorso veloce, dal punto di vista del raggiungimento delle strutture, magari con sistemi di elisoccorso funzionanti, per me resta un tema centrale sul quale spingerò.” Alla fine dei lavori, che sono andati avanti fino alle ore 18, viene approvato l’O.D.G. proposto con l’emendamento, con 22 voti a favore e 4 astenuti. Hanno votato a favore oltre ai rappresentati del PD, tutti i consiglieri di maggioranza del MoVimento 5 Stelle e il consigliere di minoranza. Si sono astenuti dal votarlo il consigliere Esposito (Forza Italia), la consigliera D’Alessandro (Lega Nord), il consigliere Annuario (Fratelli d’Italia) e Sabusco (È ora).
Trivisonno (Pd): “Aperto tavolo di discussione permanente”
“Esprimiamo soddisfazione per avere fatto in modo che il Consiglio Comunale di Campobasso diventasse il centro del dibattito sulla sanità regionale e per avere consentito che si ottenesse una importante apertura da parte del Commissario ad Acta rispetto alle istanze emerse durante il dibattito odierno. Ulteriore risultato, infatti, consiste nell’aver proposto e fatto approvare un emendamento che chiede la apertura di UN TAVOLO DI DISCUSSIONE PERMANENTE DOVE I PROTAGONISTI SIANO, OLTRE CHE LE ISTITUZIONI, I CITTADINI ORGANIZZATI IN COMITATI E GLI ORDINI PROFESSIONALI INTERESSATI. IL CONSIGLIO COMUNALE DI CAMPOBASSO VUOLE UNA SANITA’ PUBBLICA FORTE E DI QUALITA. Ci batteremo sempre in questa direzione”.