“L’ennesima storia molisana che parla di cattiva gestione dei soldi pubblici arriva da San Massimo e coinvolge anche il comprensorio di Campitello Matese. Dopo oltre 10 anni dall’aggiudicazione dei lavori, e nonostante fondi che superano 1,5 milioni di euro, ancora non sono terminati né gli interventi al campo sportivo del comune matesino né quelli alla piramide che dovrebbe fungere da centro polifunzionale dell’area turistica”. E’ la denuncia della consigliera regionale del M5S Patrizia Manzo, che ha acceso i riflettori sulla vicenda nell’ultimo consiglio regionale. “La storia comincia nel 2006 quando dal Cipe arrivano fondi per le aree sottoutilizzate. La burocrazia e gli atti propedeutici della regione portano la storia al 2008 quando è stato sottoscritto il primo atto integrativo all’APQ ‘Sviluppo Imprenditoria Locale’ tra Ministero dello Sviluppo Economico e Regione Molise, ad oggetto un “programma pluriennale di interventi capace di incidere positivamente sul tessuto produttivo della Regione Molise e più complessivamente sul processo di sviluppo socio-economico”.
Questo accordo finanzia 7 interventi tra cui quello al Comune di San Massimo, ‘Riqualificazione del contesto urbano a fini turistici nel comprensorio di Campitello Matese – PRUSS’ per un importo di 3 milioni di euro. A settembre 2009 l’avviso di gara è pubblicato in Gazzetta ufficiale. A novembre 2012 il Comune di San Massimo approva la progettazione definitiva riguardante i lavori, appunto, per la realizzazione di una sala polivalente in località Campitello e opere di manutenzione di un campo di calcio in località ‘Petraia San Rocco’. Nel 2014 iniziano i lavori che sono proseguiti a singhiozzo. Nel corso degli anni il Comune di San Massimo ha chiesto varie proroghe dei termini sia per l’esecuzione dei lavori sia per inoltrare i consuntivi di spesa; l’ultima di queste proroghe fissa la data per la conclusione dei lavori al 30 aprile 2020. Dunque, 10 anni dopo l’aggiudicazione dei lavori e 13 dopo lo stanziamento dei fondi, le opere non sono ancora completate nonostante siano stati erogati al Comune di San Massimo importi complessivi per 1.565.578,23 euro.
Ad oggi, ad esempio, nonostante il rifacimento del solo manto erboso in sintetico, il campo sportivo è in completo abbandono ed è privo di tutte le strutture annesse, mentre i lavori alla piramide per ora hanno raggiunto il solo obbiettivo di deturpare il paesaggio con l’ennesima colata di cemento. Nei mesi scorsi su questa storia assurda, abbiamo presentato una interpellanza chiedendo conto delle attività di monitoraggio sui finanziamenti pubblici e la valutazione di procedure di revoca degli stessi. Oggi, assente il governatore Toma, ci ha risposto il sottosegretario Quintino Pallante il quale per giustificare i ritardi ha tirato in ballo due perizie di variante, i ritardi del pagatore, l’ennesima proroga ottenuta per il termine dei lavori e, addirittura, le condizioni climatiche. Tirare in ballo il clima per lavori oltre 1400 metri è quanto meno imbarazzante: ripetiamo, sono passati dieci anni dall’aggiudicazione dei lavori. Ora attenderemo con ansia fine aprile 2020 per capire se gli interventi saranno terminati o se interverrà l’ennesima proroga”.