Vertenza trasporti, sindacati sul piede di guerra: “Immobilismo e soluzioni zero”. Nuovo sciopero il 19 novembre

I sindacati dei lavoratori del trasporto pubblico locale indicono un nuovo sciopero per il 19 novembre a seguito delle mancate risposte ai tavoli istituzionali con Regione e aziende, peraltro convocati solo dopo solleciti. Il personale viaggiante e delle biglietterie si asterrà dal lavoro per l’intera prestazione lavorativa ad eccezione delle ore in fasce di garanzia, ossia fra le 5.17 e le 8.17 e fra le 13 e le 16 nell’ambito del servizio urbano, e fra le 5 ele 8.30 e fra le 13 e le 15.30, nell’ambito del servizio extraurbano. Il personale a terra (uffici e officine) sciopererà invece per l’intera prestazione lavorativa. “In data 29 maggio – ricordano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferrole scriventi Organizzazioni Sindacali, in relazione alla grave crisi che investe il trasporto pubblico locale in Molise e che da decenni attende quella profonda riforma del settore in grado di assicurare ai cittadini un sistema della mobilità efficiente, coordinato ed integrato, hanno richiesto ed ottenuto l’attivazione di un apposito tavolo prefettizio alla presenza delle Istituzioni regionali e dell’Associazione Datoriale Anav. Tale formale richiesta, valida anche come espletamento della I^ fase delle procedure di raffreddamento ai sensi della Legge 146/90 e della disciplina di settore, ha fatto registrare un primo momento di confronto lo scorso 14 giugno in occasione della specifica riunione convocata dalla Prefettura di Campobasso alla presenza di rappresentanti delle imprese e dell’Amministrazione Regionale oltre che ovviamente delle stesse organizzazioni sindacali rappresentate anche dalle rispettive Segreterie Nazionali. Al termine di una discussione dalla quale non sembravano emergere elementi concreti che potessero scongiurare il ricorso alla mobilitazione dei lavoratori e allo sciopero politico di carattere regionale, le parti, accogliendo una proposta di mediazione avanzata dalla stessa Istituzione Prefettizia, si sono accordate nel fissare apposite riunioni da tenersi e concludersi entro il 31 luglio 2019 e che vedessero la partecipazione delle forze sindacali, dei rappresentanti delle imprese e delle Istituzioni Regionali. Ovviamente a seguito di questa comune disponibilità manifestata dalle parti al fine di ricercare possibili soluzioni, le Organizzazioni Sindacali hanno sospeso la procedura e la mobilitazione. Nonostante gli impegni sopra menzionati fossero stati corredati da specifiche scadenze temporali, si è resa necessaria una formale sollecitazione con la quale le Organizzazioni Sindacali in data 30 luglio 2019, si sono viste costrette a rivolgersi nuovamente alla Prefettura per evidenziare la situazione di stallo della trattativa e la contestuale assenza di qualsivoglia convocazione da parte dell’Ente Regione e dell’Associazione datoriale. Soltanto a seguito di questa esplicita istanza sindacale dalla quale sono successivamente scaturite da parte della stessa Prefettura di Campobasso formali sollecitazioni e richieste di informazione sugli sviluppi intervenuti (1° agosto 2019 – 21 agosto 2019 – 13 settembre 2019), si sono finalmente attivati alcuni incontri istituzionali tenutisi in data 29 luglio 2019 e 9 settembre 2019 presso la sede dell’Assessorato ai Lavori Pubblici in Campobasso. Da queste due riunioni tuttavia, non sono emerse novità sostanziali in grado di favorire la risoluzione delle problematiche sollevate dalle Organizzazioni Sindacali regionali (supportate peraltro dalle rispettive Segreterie Nazionali) nell’ambito della procedura attivata presso la Prefettura di Campobasso e, nello specifico, rispetto alla corretta applicazione dell’art. 36 dell’Accordo Nazionale 28 novembre 2015. Né sono sopraggiunte novità sostanziali rispetto alle ulteriori problematiche segnalate in sede prefettizia e che si riportano nel dettaglio:
• Mancanza di pianificazione e programmazione del settore trasporti;
• Ritardi inaccettabili per attuare una vera riforma regionale del trasporto locale che porti al superamento in tempi rapidi del sistema annoso delle concessioni e delle continue proroghe, all’affidamento dei servizi attraverso regolari procedure di gara, e alla riduzione dell’ingente numero di imprese che operano nel settore (circa 30);
• Sistematici ritardi e, in alcuni casi addirittura la mancata corresponsione delle retribuzioni ai dipendenti che operano nelle imprese di trasporto locale sia urbano che extraurbano; Fenomeni imputabili, secondo le imprese di trasporto locale e le stesse amministrazioni comunali, al mancato trasferimento di risorse da parte della Regione Molise;
• Eccessiva vetustà dei mezzi in circolazione e in alcuni casi violando persino Leggi dello Stato (cfr. Divieto di circolazione autobus Euro “0” M2 M3 – art.1 c.132 Legge 190/2014);
• Aspetti legati alla sicurezza dell’esercizio nonché alla presenza di numerosi stalli e fermate non a norma anche in tratti di strada altamente pericolosi;
Inoltre si riscontra che in Molise sussistono le peggiori condizioni normative e retributive applicate ai lavoratori del settore ed è l’unica realtà regionale nel paese in cui non è presente una contrattazione integrativa di tipo aziendale e/o regionale. Per tutto quanto sopra le Segreterie Regionali hanno già proclamato ed effettuato lo scorso 25 ottobre 2019, una prima azione di sciopero di 4 ore dalle 19.00 alle 23.00 (comunicazione formale trasmessa agli Istituti preposti in data 7 ottobre 2019) determinando l’astensione dal lavoro per tutti gli autoferrotranviari delle aziende private operanti nella regione Molise. Avendo riscontrato che a tutt’oggi persiste un sostanziale immobilismo delle Istituzioni regionali rispetto alle gravi problematiche sopra esposte, le Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl autoferro proclamano una seconda azione di sciopero regionale di 24 ore per il giorno 19 novembre 2019. Anche in questa circostanza la proclamazione dello sciopero determinerà l’astensione dal lavoro per tutti gli autoferrotranviari delle aziende private operanti nella regione Molise nel rispetto delle modalità previste dagli accordi attuativi e dalle provvisorie regolamentazioni ed aggiornamenti di cui alla legge 146/90 così come modificata dalla legge 83/2000
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