Il nuovo Questore di Campobasso Alberto Francini, classe ’57, in arrivo dalla Questura di Catania, ha lanciato subito una parola d’ordine nel corso della sua presentazione nella sala stampa di via Tiberio: coinvolgere ancora di più i cittadini sulla prevenzione. In particolare con la costituzione di comitati di vigilanza, ossia rappresentanti di cittadini che operino un costante scambio di informazioni con la Questura, come lo stesso Francini aveva fatto durante la reggenza a Pisa. Ma è necessario anche rafforzare e allargare il fronte comune con le altre istituzioni. Ecco perché il nuovo dirigante ha annunciato che nelle prossime settimane incontrerà i sindaci molisani. Francini ha speso parole di apprezzamento verso il suo predecessore, Mario Caggegi, e per le brillanti operazioni portate avanti dalla Polizia di Stato di Campobasso negli ultimi anni. “Questa è una Questura virtuosa e dobbiamo fare in modo che lo resti e che possa raggiungere risultati anche migliori“, ha detto Francini, che ha raccontato la sua esperienza professionale e ha portato in rassegna una serie di esempi di contrasto alle criminalità locali. Il Questore ha sottolineato la sua immediata disponibilità ad ascolare il territorio. “Le mie porte sono aperte”, ha detto, e poi ha aggiunto: “La Polizia deve essere proattiva. Al lavoro di repressione e di indagine deve affiancarsi l’ascolto e lo scambio di informazioni con la cittadinanza. Bene prendere chi ha commesso un reato ma i cittadini devono essere tutelati al punto di evitare il più possibile di restarne vittime. E devono avere la prontezza di denunciare e segnalare anche quando non sono direttamente coinvolti“. L’invito ad una maggiore sinergia con la società civile, che si tramuta quindi anche in un appello a quest’ultima, si legge soprattutto nelle sue parole finali. “Ci troviamo oggi in una società chiusa in se stessa, ognuno vuole vivere la quotidianità per conto proprio. Dobbiamo stimolare le persone ad aprirsi alla collettività e alle istituzioni“. Piccola curiosità: Francini ha avuto già a che fare da un punto di vista professionale-istituzionale col Molise. Negli anni Novante e Duemila è stato cultore della materia in Diritto Costituzionale presso l’Unimol.
Chi è Alberto Francini.
Nato a Napoli il 15 giugno 1957, coniugato e con tre figli, Alberto Francini si è laureato in Giurisprudenza, conseguendo successivamente il diploma di specializzazione triennale in Diritto Amministrativo e Scienza dell’Amministrazione, nonché un master in Diritto e Finanza degli Enti locali ed un ulteriore master in Sicurezza e Cooperazione Internazionale di Polizia. Dal 1994 al 2008 è stato cultore della materia in Diritto Costituzionale presso l’ Università degli Studi del Molise, l’ Università di Cassino e l’ Università Federico II di Napoli. Specializzato nei servizi di Polizia Stradale, ha rivestito il ruolo di docente in diverse scuole delle varie forze di polizia e coordinatore dei docenti presso il Centro di Formazione per la tutela dell’Ordine Pubblico di Nettuno. E’ stato commissario straordinario in alcuni Comuni sciolti per mafia, fra cui, in particolare, il Comune di Quindici (AV) per oltre tre anni. Nel febbraio 1983 è risultato vincitore del concorso per Funzionari della Polizia di Stato. Tra i numerosi incarichi ricoperti nel corso della carriera, è stato Dirigente di vari Commissariati di Pubblica Sicurezza sezionali e distaccati della Questura di Napoli, dove per oltre venti anni, ha diretto l’ordine pubblico allo stadio San Paolo, per un totale di oltre 600 partite di calcio; in virtù dell’esperienza maturata in tale ambito, è stato relatore in seminari internazionali sull’ordine pubblico negli stadi. Francini ha diretto, inoltre, i servizi di ordine pubblico durante le ultime cinque emergenze rifiuti del napoletano (Giugliano, Acerra, Pianura, Chiaiano, Terzigno). Per la grande esperienza maturata nella gestione dell’ordine pubblico, ha partecipato all’International Visitor Leadership Program su invito del Dipartimento di Stato USA. E’ autore di alcune pubblicazioni sulla pubblica sicurezza e l’ordine pubblico. Nel 2013, nominato Dirigente Superiore della Polizia di Stato, ha assunto l’incarico di Questore di Lecco fino al 2015. Dal 2015 al 2018 ha diretto la Questura di Pisa. Nel 2018 ha conseguito la promozione a Dirigente Generale di P.S. Dal 2018 al 2019 ha diretto la Questura di Catania. Nel corso del 2019 è stato, inoltre, coordinatore della struttura di missione in tema di protezione dei dati del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Dal 2 novembre ha assunto le funzioni di Questore di Campobasso.