È di pochi giorni fa l’arresto – poi convalidato – del 44enne disoccupato, residente nel comune di Campochiaro, che i Carabinieri della Stazione di Guardiaregia, nel corso di uno degli innumerevoli servizi di controllo del territorio, avevano sorpreso alla guida della sua autovettura e trovato in possesso di un quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana, per un peso complessivo di 8 grammi, suddiviso in diverse dosi preconfezionate e verosimilmente destinate alla cessione a terzi. La successiva ed immediata attività perquisitiva estesa all’abitazione dell’uomo, aveva permesso di rinvenire e porre sotto il vincolo del sequestro penale una pianta della medesima sostanza, recisa alla base e posta in essiccazione, del peso complessivo di 270 grammi. Ebbene, proprio da quella unica pianta, gli accertamenti di laboratorio effettuati nel Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Foggia hanno consentito non solo di verificare che si trattasse di sostanza stupefacente del tipo marijuana, ma che dalla stessa fosse possibile ricavare circa 500 dosi. È di mercoledì pomeriggio invece un’altra attività dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bojano, che raccolta giorni fa una segnalazione da alcuni residenti, hanno effettuato alcuni servizi mirati nel Comune di Colle d’Anchise, ove era stato segnalato un luogo nascosto, che nel breve era diventato ritrovo abituale per giovani dediti alla consumazione di sostanze stupefacenti. I servizi di osservazione hanno permesso di individuare immediatamente l’area e nel pomeriggio di ieri sono stati fermati e controllati diversi giovani, residenti nel capoluogo molisano, tre dei quali sono stati trovati in possesso di modica quantità di sostanza stupefacente del tipo “crack”, che erano intenti a consumare. Per uno di loro, che aveva nella disponibilità un veicolo, è scattato il ritiro del documento di guida, per i tre trovati in possesso di sostanza, invece, sarà inoltrata la segnalazione all’Autorità Prefettizia di Campobasso. Il crack è una delle sostanze stupefacenti più potenti con effetti devastanti sull’organismo umano, si ottiene con procedimenti chimici dalla più nota cocaina e si fuma mediante inalazione dei fumi prodotti dal surriscaldamento dei cristalli cui si compone. Tale operazione viene effettuata mediante pipe, il più delle volte costruite artigianalmente con lattine e/o bottiglie di plastica – come nel caso dei giovani fermati – che da origine a scricchiolii da cui trae origine il nome dato alla sostanza. Il Comandante della Compagnia Carabinieri, ribadisce l’importanza delle segnalazioni e delle indicazioni che i cittadini possono fornire per contribuire a prevenire reati e reprimere illegalità in atto. L’invito è quello di segnalare tempestivamente al numero di emergenza 112NUE anche movimenti e/o atteggiamenti che possano sembrare sospetti.
Arrestato per una pianta di marijuana, CC: ricavabili 500 dosi. “Smantellato” ritrovo per giovani consumatori di crack
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