Ore 14. Tragedia questa mattina per due giovani genitori molisani che hanno perso il loro bimbo di appena 40 giorni in quello che all’apparenza sarebbe un caso di “morte in culla”, nota anche come “sindrome di morte improvvisa del lattante”. Secondo una prima ricostruzione, madre e padre – una coppia di circa 27 anni che vive nella periferia di Termoli e di buona famiglia – si sarebbero avvicinati alla culla forse per la classica poppata al bimbo, primogenito maschio, o semplicemente per vedere se la loro gioia venuta al mondo poco più di un mese prima stesse dormendo. Ma sembrerebbe che il neonato fosse immobile e non desse segni di movimento. I giovano genitori avrebbero provato a svegliarlo ma quando si sono resi conto che il piccolo non aveva reazioni e i tentivi continuavano a non avere risposta sarebbero entrati nel panico, guardandosi terrorizzati. Nei drammatici secondi che sarebbero seguiti a quella terribile constatazione i due ragazzi avrebbero avuto la prontezza di allertare il 118, che recepita la richiesta di aiuto ha inviato sul posto un’ambulanza. I medici giunti nell’abitazione dopo altri diversi, drammatici minuti avrebbero preso in carico il piccolo e gli avrebbero applicato tutte le manovre necessarie per riuscire a rianimarlo. Attimi concitati, di pianti e di speranze. Infrante di fronte al cinismo della morte. Tutti i tentativi sarebbero infatti risultati vani. Durante la corsa in ospedale il personale del 118 non avrebbero potuto far altro che constatare il decesso del neonato. Disperati i genitori per un evento tanto scioccante quanto tragico, un epilogo tremendo che in un lampo ha cancellato la festa di qualche settimana prima, la felicità di una intera famiglia, i programmi di due giovani genitori, la gioia di una mamma che la vita aveva ripagato da tanti mesi di gravidanza e dal dolore del parto. Ma cosa sia successo di preciso non è ancora chiaro e al dolore si sarebbe affiancata anche la rabbia. I due 27enni nelle ore successive al fatto avrebbero presentato una denuncia in quanto sosterrebbero che al momento dell’arrivo del 118 il figlio fosse ancora vivo. Per i medici invece il piccolo sarebbe già deceduto prima dei tentativi di rianimazione. I Carabinieri della Compagnia di Termoli avrebbero effettuato le dovute ispezioni e ascoltato le testimonianze sia dei genitori che dei medici. Le carte sono state consegnate presso la Procura della Repubblica di Larino che ha aperto un fascicolo sul caso. Il corpicino si trova presso l’obitorio del San Timoteo di Termoli. Molto probabilmente il magistrato disporrà l’autopsia sulla salma per vederci chiaro e verificare eventuali responsabilità umane.
Ultim’ora. Bimbo di 40 giorni trovato morto nella culla, sequestrata la salma. La Procura apre un fascicolo
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