I sindaci dell’Ambito territoriale sociale di Isernia, non avendo ricevuto riscontro alla lettera indirizzata ai commissari alla sanità e ai vertici dell’Asrem lo scorso 31 ottobre, con la quale chiedevano un incontro urgente sul Piano operativo sanitario, si sono riuniti ieri pomeriggio, nella sede del Comune di Isernia, per concordare nuove iniziative in difesa del diritto alla salute e del presidio ospedaliero ‘Ferdinando Veneziale’. Al termine della riunione il sindaco di Isernia, Giacomo d’Apollonio, in qualità di presidente del Comitato dei sindaci dell’Ambito, ha inviato una nota di sollecito al Commissario ad acta alla sanità della Regione Molise Angelo Giustini, al sub commissario Ida Grossi, al commissario straordinario dell’Asrem Virginia Scafarto, e per conoscenza al governatore Donato Toma, al presidente della Provincia Alfredo Ricci e al prefetto Cinzia Guercio, con la quale si chiede nuovamente un confronto sul Pos, per conoscere le «reali intenzioni di codesti Organi e rappresentare tutte le preoccupazioni dei nostri concittadini». La lettera trasmessa ieri da d’Apollonio, dopo aver riassunto i contenuti della precedente nota di ottobre, evidenzia che «a distanza di numerosi giorni dalla richiesta», non si è ottenuta «alcuna convocazione», né c’è stato «alcun cenno interlocutorio di riscontro». «Non posso fare a meno di manifestare il vivissimo rammarico mio personale e di tutti i sindaci dell’Ambito – scrive d’Apollonio a Giustini, Grossi e Scafarto – per il disinteresse mostrato dalle SS.LL. alle gravi problematiche segnalate. Pur conoscendo e comprendendo i non facili momenti che codesti Organi stanno attraversando, non posso esimermi dal sottolineare come la richiesta provenga da coloro che, istituzionalmente, rappresentano i territori, e verso i quali chi è preposto alla sanità pubblica dovrebbe mostrare maggiore disponibilità. Reitero, quindi, la mia richiesta – continua il sindaco di Isernia – non senza sottolineare che un approccio istituzionale ai problemi segnalati vuole anche essere in grado di evitare, ove possibile, diverse e plateali manifestazioni di protesta, ripetutamente ventilate, che pure troverebbero le loro giustificazioni qualora da parte delle SS.LL. dovesse permanere il silenzio sui paventati gravi ridimensionamenti della maggiore struttura sanitaria pubblica di questa Città e dell’intera Provincia. Vorrei poter contare sulla sensibilità delle SS.LL. – conclude d’Apollonio – e quindi, finalmente, sulla convocazione di un incontro con i sindaci di questo Ambito, per il quale, se necessario, ribadisco la piena disponibilità di un idoneo locale della nostra casa comunale».
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